Il ritorno dei baci che spaventa la Francia
PARIGI Il presidente Emmanuel Macron parlerà ai francesi martedì prossimo alle 20 in diretta televisiva per fare il punto sulla gestione della pandemia, nel momento in cui si assiste a una nuova ondata in tutta Europa. I casi sono in aumento del 13 per cento in una settimana, tendenza che, secondo fonti dell’Eliseo, Macron giudica preoccupante anche se inferiore rispetto al 40 per cento tedesco. Il 76,1 per cento della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, e il 74,4 ha ormai uno schema vaccinale completo di due o tre dosi. Ciò nonostante l’immunità collettiva è ancora lontana, una piccola parte della popolazione insiste nel non volersi vaccinare nonostante le restrizioni a chi non è in possesso del pass sanitaire (l’equivalente francese del nostro green pass), e infine perché i francesi sembrano fare meno attenzione di prima ai «gesti barriera». L’abitudine della bise, il salutarsi con i baci sulle guance, accantonata durante i lockdown, è ormai ripristinata. «Lo vediamo molto bene nella vita di tutti i giorni — dice il professor Michel Slama dell’ospedale di Amiens —. Abbiamo ricominciato a baciarci e a stringerci la mano quando invece bisognerebbe continuare a fare attenzione e a osservare i gesti barriera se vogliamo sperare di evitare un rimbalzo dell’infezione. Perché è evidente che i casi sono in aumento, in particolare nei nostri servizi di rianimazione». Macron potrebbe avere deciso di intervenire martedì prossimo per richiamare i francesi al rispetto delle misure di sicurezza antiCovid, ma è allo studio anche un obbligo della terza dose di vaccino per le persone fragili. L’Assemblea nazionale ha comunque votato ieri la legge che permette al governo di ricorrere al green pass, nel caso la situazione lo richieda, fino al 31 luglio 2022.