E Calenda in Campidoglio getta il cartello antifumo
Bufera sul leader di Azione. Lui: il mio pragmatismo riformista contro i divieti M5S
ROMA Il «riformismo pragmatico» di Carlo Calenda versus il rigore salutista dell’ex amministrazione M5S. Giovedì, al suo esordio da consigliere in assemblea capitolina, il leader di Azione si è reso protagonista di una forzatura goliardica durante una pausa dai lavori d’Aula. Arrivato alla buvette del Campidoglio per prendere un caffè, subito dopo non ha voluto rinunciare al rito della sigaretta. Se non fosse che nei cinque anni di governo pentastellato, su input del consigliere vegano Daniele Diaco, il cortile esterno al bar è diventato «no smoking». Alla vista di un gruppetto di fumatori accalcati nell’angolo più nascosto, a ridosso di ingombranti condizionatori, Calenda è sbottato: «Ma che fate? Vi sembra decoroso fumare lì dietro? Visto che siamo all’aperto, fumiamo qui». Ancora più assertivo il gesto di spostare il cartello di divieto, «un foglio plastificato adagiato su un davanzale», dietro a una ringhiera coperta dalla vegetazione. Altri consiglieri, tra cui l’ex assessore M5S al personale, Antonio De Santis, lo hanno imitato senza protestare. Pochi minuti dopo alcune croniste si sono sentite libere di seguire l’esempio, certe che l’era del proibizionismo fosse ormai finita, ma sono state redarguite dai vigili del Campidoglio: «Se non spegnete subito le sigarette, dovremo farvi la multa». Inutile far notare agli agenti che a sdoganare il divieto erano stati alcuni consiglieri comunali: «Se li avessimo visti saremmo intervenuti, non chiudiamo certo un occhio per i politici, la legge è uguale per tutti».
Abituato alle provocazioni («Il vostro problema è che ormai siete diventati cattocomunisti, quando ci ripensate chiamatemi», la battuta rivolta agli eletti in quota Sinistra civica ecologista), Calenda non si aspettava di suscitare tanto clamore: «Sarebbe questa la rivoluzione, rimuovere un foglio plastificato? Rimango perplesso». E agli internauti che, sui social, gli ricordano i danni alla salute provocati dalla nicotina risponde: «Fumare accalcati in dieci dietro enormi apparecchiature elettroniche fa peggio. Diciamo che ho applicato un riformismo pragmatico contro il populismo M5S».