Inchiesta su Salerno e le coop, anche De Luca è indagato Il video-annuncio di Giletti
L’ipotesi : corruzione. Il giornalista: Campania gestita senza trasparenza
NAPOLI La giunta comunale di Roma, le vaccinazioni, addirittura la piantumazione di alberi: svariati argomenti ha affrontato ieri il governatore, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì. Ad uno non ha fatto invece riferimento: alla notifica di un avviso di proroga delle indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta su appalti illegali e cooperative che da alcune settimane scuote la città di Salerno e il consiglio regionale. Un avviso, peraltro, che la squadra mobile gli aveva notificato qualche ora prima proprio nell’ufficio di cui De Luca dispone nella sede del Genio civile di Salerno, quello, appunto, da cui fa le dirette. La notizia è stata data per primo da Massimo Giletti, conduttore su La7 di Non è l’Arena, con un video diffuso su Corriere.it.
Il reato ipotizzato dai pm, coordinati dal procuratore, Giuseppe Borrelli, e dall’aggiunto Luigi Alberto Cannavale è corruzione; un avviso di proroga, per lo stesso reato, è stato consegnato anche a Fiorenzo Zoccola detto Vittorio, il «re delle cooperative» che, in due lunghi interrogatori seguiti all’arresto, aveva confermato i suoi rapporti con De Luca. Questi, a suo dire, gli dava anche indicazioni su come orientare i voti in occasione delle tornate elettorali. Da sei mesi, dunque, l’uomo che direttamente o indirettamente gestisce cooperative che si sono aggiudicate negli anni appalti per lo svolgimento di servizi a Salerno era indagato assieme al governatore. In uno degli interrogatori investigativi seguiti all’arresto, Vittorio Zoccola aveva spiegato con precisione il meccanismo del quale era al centro: «Garantire l’equilibrio significa garantire che tutti potessero lavorare. Al tempo stesso significava che, nella consapevolezza di tale mio ruolo di interfaccia con il Comune, veniva prestata adeguata considerazione alle indicazioni di voto che in occasione delle competizioni elettorali fornivo alle altre cooperative. L’indicazione del presidente De Luca circa la ripartizione dei voti alle regionali tra Savastano e Picarone nella misura del 70 e 30 per cento fu da me veicolata alle altre cooperative».
Commenta Massimo Giletti: «Ho voluto evidenziare che la gestione della cosa pubblica in Campania non è trasparente. È dalla scorsa stagione che chiedo a De Luca se sia vero o no, come ritengo di aver dimostrato dati alla mano, che la Campania per il Covid ha ricevuto ben 700 milioni e non 246 come lui sostiene. Anziché replicare, perché non può, mi insulta e dice che io dovrei essere ricoverato. Per questa vicenda gli auguro di venire assolto, ma rilevo che ha una grande responsabilità morale».