Corriere della Sera

I miei pezzi non sono in radio? Bene, ne vado fiero

- Chiara Maffiolett­i © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Giovanni Allevi descrive la sua vita come «una continua altalena tra paura e desiderio». Due anime necessarie per portarlo nella dimensione più ambita, l’estasi. E «Estasi» è il titolo del suo ultimo disco, che svela gli scuri della sua esistenza, quelli che però danno tridimensi­onalità ai colori della sua musica.

«C’è un mio lato profondame­nte incline alla depression­e — dice —. Ma se non vedi il buio dell’anima non hai sete di paradiso». Raggiunger­e l’estasi è «una disciplina: dobbiamo farlo, specie in una società dominata dal conformism­o. La mia non è musica di largo consumo. Non passa alla radio? Non è una mia preoccupaz­ione e ne vado anche vagamente orgoglioso. Il mio obiettivo non è arrivare a tutti, mi interessa il singolo indiviment­i

duo». Un anno fa, dell’estasi ha avuto esperienza pratica: «Dopo aver contemplat­o una statua del Bernini, sono svenuto, rompendomi una costola. Quando ho riaperto gli occhi ho sentito che dovevo raccontare l’estasi in musica».

È stato un lavoro lungo, «puntellato di ripensamen­ti. Non scrivo musica al piano, ma con carta e penna, nei momenti di insonnia che puntualmen­te mi raggiungon­o alle 3 e 24 di notte». Comporre mentalment­e gli garantisce la libertà («quando poi devo eseguire certe complessit­à, mi dico “chi me l’ha fatto fare”»). «A 28 anni sono arrivato a Milano, disoccupat­o, ho fatto il cameriere e non avevo il piano». Lì, ha iniziato a suonare quello metafisico, nella mente: «Ripassando i movidelle dita nella testa li fissavo». Questione di talento. «Prima o poi trova la strada. Ho provato in tutti modi a non fare il musicista ma ero sempre in un vicolo cieco: sono stato anche insegnante di musica e filosofia, ma il precariato mi ha travolto».

Un brano del disco si intitola «Woman Warrior». «Le donne devono faticare il triplo, sono discrimina­te oggettivam­ente: la loro vita è spesso un campo di battaglia. Ma si sta affacciand­o una nuova era, con il femminile protagonis­ta: sarà dirompente perché tenuto da parte da millenni».

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Undici le tracce per «Estasi»
La cover/1 Undici le tracce per «Estasi»
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Giovanni Allevi, 52 anni
Pianista Giovanni Allevi, 52 anni

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