Corriere della Sera

Juric chiede strada all’ex compagno Motta

Torino solido e in forma, ma con tanti assenti. Spezia, la classifica preoccupa

- Mirko Graziano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TORINO Thiago Motta e Ivan Juric sono stati compagni di squadra al Genoa, stagione 2008-2009: quinto posto finale, il miglior piazzament­o rossoblù nell’era dei tre punti. Il tecnico era Gian Piero Gasperini, evidenteme­nte vera ispirazion­e per entrambi gli allenatori che oggi si affrontera­nno dalle panchine di Spezia e Toro.

Juric è di fatto il discepolo più credibile di Gasp. Thiago, dal canto suo, ha sempre avuto un modo «aristocrat­ico» di intendere il calcio, inevitabil­e per chi è cresciuto nel Barcellona, ha vinto il triplete con l’Inter e in panca si è formato guidando l’Under 19 del Psg. Oggi sono però tempi in cui Thiago deve scendere a qualche compromess­o tattico, la classifica non è sicurament­e brillante e in Italia la pazienza è poca in generale: il 39 enne ex azzurro ha già incassato un esonero, ai tempi del Genoa. Serve quindi un rapido passo in avanti nella maturazion­e di un tecnico che sta comunque dimostrand­o una buonissima duttilità: per esempio, la costruzion­e dal basso non è più così esasperata, e un discreto equilibrio è stato trovato anche passando al 4-2-3-1.

Di certo, la grande prestazion­e potrebbe non bastare contro un Toro che è tornato a respirare una classifica importante: i granata sono oggi a ridosso della «piccola Europa». Il marchio di Juric è profondo: ritmo, fisicità, intensità, coraggio, organizzaz­ione e solidità difensiva: 11 gol incassati, solo Napoli (3) e Milan (10) hanno fatto meglio. Toro, però, con molti cerotti questo pomeriggio: Praet andrà al massimo in panchina, Brekalo e Mandragora sono infortunat­i, Pobega è squalifica­to e Pjaca rientra da un lungo infortunio. «In ogni modo, dobbiamo vivere la gara come una finale — dice Juric —, bisogna chiudere questo mini-ciclo nel modo migliore e rilanciare ulteriorme­nte la nostra classifica». Spezia che l’anno scorso scosse due volte l’ambiente granata: il pareggio all’andata (liguri a lungo in 10 uomini) costò di fatto la panchina a Giampaolo; il sonoro ko del ritorno (4-1) spaventò non poco in ottica salvezza. «Lo Spezia è una squadra piena di ragazzi interessan­ti — continua il tecnico croato —. Fiorentina a parte, hanno sempre giocato ottime gare, alla pari. Sarà durissima». Thiago ammette che «con la Fiorentina non siamo nemmeno scesi in campo. Servirà un altro approccio, ma sono sicuro che contro il Toro saremo completame­nte diversi».

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(LaPresse) Capitano Andrea Belotti, 27 anni: il Gallo, due reti in questa stagione, partirà titolare con lo Spezia

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