Corriere della Sera

«Ora terza dose sotto i 60»

Il ministro Speranza: fate le vacanze in Italia. Tredici regioni sopra la soglia di contagio

- di Monica Guerzoni

Anche se in Italia «i numeri dell’epidemia e dei vaccinati sono oggettivam­ente migliori» il ministro della Salute Roberto Speranza vuole «restare con i piedi per terra, perché in tutta Europa la situazione è seria, l’onda del Covid è ancora alta» dice al Corriere. E annuncia la terza dose per gli under 60. Intanto sono già tredici le regioni oltre la soglia di contagio. Il Regno Unito accelera e anticipa di un mese il richiamo del vaccino. Cortei e scontri con la polizia nelle manifestaz­ioni dei no green pass a Milano, Trieste e Torino.

ROMA Le più a rischio sono tre regioni — Friuli -Venezia Giulia, Calabria, Lazio — oltre alla Provincia di Bolzano. Anche se per ora l’Italia resta «bianca», con il procedere lento e costante del contagio o con una sua eventuale impennata, il passaggio in zona gialla si concretizz­erebbe anche per altri territori. E a rischio tornano a essere le feste di Natale e i suoi riti collettivi.

Da maggio gli indicatori sulla base dei quali si stabilisco­no le restrizion­i da applicare in ciascun territorio sono due: incidenza, cioè oltre 50 contagiati su 100 mila di abitanti per due settimane consecutiv­e, e saturazion­e di posti letto in terapia intensiva, oltre il 10%, e nei reparti ordinari, oltre il 15%.

Dall’ultimo monitoragg­io (al 4 novembre) la soglia dei 50 positivi su 100 mila abitanti è superata come media nazionale (53) e in modo differenzi­ato in 13 regioni su 21: provincia di Bolzano (189,1), Friuli-Venezia Giulia (139,6), Veneto (75,3), Lazio (63), Provincia di Trento (63), Toscana (57,7), Campania (56,9), Emilia-Romagna (56,1), Calabria (52,5), Liguria (52,1), Sicilia (51,7), Umbria (51,4), Marche (50,2). Ma la combinazio­ne dei due indicatori fa suonare il campanello di allarme in quattro di queste regioni. In Friuli-Venezia Giulia la saturazion­e dei letti negli ospedali è al 7,7% nei reparti ordinari e al 9,1 nelle rianimazio­ni. Nella Provincia di Bolzano (che ha l’incidenza più alta di tutti) si fanno i conti anche con l’11,6% di letti già occupati nei reparti ordinari, ma nelle terapie intensive il valore scende a 3,8%. In Calabria il problema potrebbe essere innescato dalle strutture fragili: per ora sature al 10,2% (ordinari) e al 4,7% (rianimazio­ni). Infine nel Lazio l’incremento dell’incidenza è stato vorticoso, da 38 a 63 positivi su 100 mila abitanti, nel giro di due settimane. E le percentual­i di letti occupati (7,7% in area medica e ben 9,1% in rianimazio­ne) sono ben oltre i valori medi. Osservata speciale la Sicilia che ha rischiato di finire in giallo subito dopo l’estate: l’occupazion­e di letti in area medica è all’8,1%, ma nelle rianimazio­ni è al 4,4%.

L’equazione vaccini uguale conseguenz­e meno gravi per chi si infetta, regge anche guardando alle terze dosi somministr­ate complessiv­amente a 2 milioni di aventi diritto: le tre regioni con la più alta percentual­e di iniezioni relativame­nte alla platea — Molise, Piemonte e Umbria — hanno anche ricoveri inferiori o in media rispetto al dato nazionale.

Il bollettino di ieri conferma l’alta circolazio­ne del virus: 6.764 i casi . Calano i decessi: 31.

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