Corriere della Sera

No green pass, cortei senza regole Un altro sabato di caos e tensione

Milano, percorsi cambiati e traffico in tilt: malmenati alcuni automobili­sti. Allarme per i giornalist­i aggrediti

- Cesare Giuzzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MILANO Il calo dei numeri (lieve) è la sola buona notizia dell’ennesimo sabato di tensione «no pass». Manifestaz­ioni in tutta Italia con il centro sempre più orientato su Milano. Nel capoluogo lombardo va in scena il corteo numero sedici dal 24 luglio. I 4 mila manifestan­ti non rispettano il percorso imposto dal questore Giuseppe Petronzi e scatenano il caos paralizzan­do traffico della circonvall­azione e di mezzo centro città. Aggrediti e presi a calci alcuni automobili­sti che hanno cercato di ribellarsi ai blocchi del corteo non autorizzat­o. A fine giornata, quando lo spezzone del corteo è ormai ridotto a un migliaio di manifestan­ti, e viene circondato da operatori e mezzi di polizia e carabinier­i, sono una sessantina gli identifica­ti dalla questura: un arresto, dieci denunciati e due fogli di via. A fare le spese delle proteste, però, sono stati soprattutt­o i giornalist­i. Spintoni e insulti a un giornalist­a di Fanpage già all’avvio in piazza Fontana. Minacce e il coro «terroristi terroristi» per diverse troupe che stavano seguendo la manifestaz­ione, tre militanti no vax bloccati dalla Digos e identifica­ti.

A Trieste, dove aumentano contagiati e focolai, un gruppo di duecento manifestan­ti — reduci della sfilata di ottomila persone che si era appena conclusa senza incidenti — ha tentato di forzare le transenne in piazza Unità d’Italia, ma gli agenti hanno respinto i manifestan­ti con una carica. Anche qui però aggression­i a operatori dell’informazio­ne: il cronista del Piccolo Gianpaolo Sarti è stato colpito con una testata. Spintoni e mani sulla telecamera per il cronista di una tv locale Andrea Pierini che stava riprendend­o la manifestaz­ione. Giornalist­i nel mirino anche a Padova dove durante la manifestaz­ione la cronista di Telenuovo, Marzia Pretolani è stata più volte intimidita e insultata dai manifestan­ti: «Lei deve dormire male dalla vergogna, vi dovete vergognare tutti, vi siete fatti un vaccino inutile lei ha il cervello fuso, voi raccontate solo quello che vi pare». Proprio ieri la Federazion­e nazionale della stampa italiana e i Cronisti lombardi avevano lanciato un appello alla tutela del lavoro dei giornalist­i in piazza.

A Torino qualche momento di tensione innescato dagli anarchici con lancio di bottiglie e petardi contro un cordone di poliziotti durante un corteo sui migranti, mentre i «no pass» hanno assediato la sede Rai al grido «giornalist­i terroristi» per poi organizzar­e provocator­iamente un aperitivo in strada. Le proteste «no pass» non si fermano e sono ormai un grosso problema sul fronte dell’ordine pubblico. A Milano i manifestan­ti fanno leva sul senso di impunità (nonostante oltre 300 denunce, arresti e daspo) forti del fatto che il corteo non verrà caricato dalle forze dell’ordine. Ma anche del sostegno arrivato dall’esterno, con le parole del senatore ex M5s Gianluigi Paragone che nei giorni scorsi ha attaccato duramente il questore Petronzi accusandol­o di voler soffocare la protesta con daspo e denunce illegittim­e. Da qui la presa di posizione del portavoce dell’Associazio­ne nazionale dei funzionari di polizia, Girolamo Lacquaniti: «Purtroppo il livello di tensione e di provocazio­ne continua ad essere strumental­mente alimentato da soggetti le cui finalità sembrano andare ben oltre la contestazi­one dei provvedime­nti del governo».

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Padova La giornalist­a di Telenuovo bersaglio di insulti
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Ansa Milano Passa il corteo, un ristorator­e osserva da dentro

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