Kartell, le vendite corrono (+30%) in tutto il mondo
«Kartell vive un momento di massimo splendore, stiamo crescendo in tutti i continenti e anche in Italia, grazie al trend di mercato creato dalla pandemia, che ha la casa al centro, avvantaggiando tutto il settore dell’arredamento, soprattutto le aziende più forti, afferma Federico Luti, 41 anni, direttore commerciale globale dell’azienda guidata dal padre Claudio, presidente.
Aumentano a doppia cifra le vendite in tutti canali: nei negozi, nell’ecommerce e nel contract, che serve i progetti di hotel, ristoranti, bar e lounge, come ad esempio gli uffici, le aree di rappresentanza e il ristorante Bulgari del padiglione Italia all’Expo di Dubai. «Oggi Kartell supera i 100 milioni di fatturato e chiuderemo l’anno in crescita del 30% sul 2020, che per noi ha segnato +5% nonostante chiusure e lockdown», spiega il manager-imprenditore. In realtà, il +30% è la stima del padre Claudio, «io penso che faremo anche di più», ammette. E sottolinea la nuova spinta che la transizione ecologica rappresenta per i prossimi anni: «La sostenibilità è al centro di tutti i nostri progetti, dentro l’azienda è in corso una forte evoluzione, anche se era già nel nostro Dna».
Perché se nell’immaginario Kartell è uguale a plastica, l’economia circolare cambia tutto. «Tutti i nostri prodotti di punta sono già fatti con plastica riciclata e riciclabile, mentre in alcuni prodotti la plastica è davvero verde, perché fatta con gli scarti vegetali», racconta Luti. «Già 20 anni fa avevamo provato a usare la plastica bio, ma i risultati finali non erano estaticamente validi. Oggi ci siamo arrivati, con un prodotto non solo sostenibile, ma anche bello e duraturo nel tempo. Sostenibilità e bellezza vanno di pari passo». È il nuovo policarbonato 2.0 usato negli arredi dell’Expo di Dubai, «un polimero rinnovabile, derivato in gran parte da scarti industriali della cellulosa e della carta, che taglia le emissioni di Co2 del 60%. Ha gli «stessi requisiti di estetica, senza differenza di prezzo». Poi c’è l’incursione nel legno, grazie alla collaborazione con Philippe Starck e una tecnica di produzione basata sul consumo minimo di legno proveniente da foreste certificate. La sorpresa? «Il 40% del fatturato è già dato da materiali green».