Corriere della Sera

I misteri di Dan Brown

L’attore è il professore protagonis­ta nel lavoro tratto dal best-seller Akerman è Langdon nella serie «Il simbolo perduto» «Mi spaventano i lettori più del confronto con Hanks»

- Francesca Scorcucchi

Dopo il successo del Codice da Vinci nel 2006, seguito da Angeli e Demoni nel 2009, Tom Hanks avrebbe dovuto girare Il Simbolo Perduto, terzo libro delle avventure del professore di storia dell’arte ad Harward Robert Langdon, dottissimo studioso, esperto di simbologia religiosa, teologia e storia nato dalla fantasia – e dalle altrettant­o robuste conoscenze - di Dan Brown. Poi però il progetto fu accantonat­o a favore del quarto capitolo, Inferno, uscito nel 2016.

Ora Il Simbolo Perduto arriva in television­e. Dieci episodi in onda dall’8 novembre tutti i lunedì alle 21,15. Due puntate a settimana, su Sky Serie e in streaming su NOW. Non è interpreta­to da Hanks, però. E’ infatti più giovane e ha il volto di Ashley Zukerman, trentotten­ne nato in America e cresciuto in Australia che ha iniziato la sua carriera con serial come Manhattan, Designated Survivor e Succession.

Per Zukerman è il primo ruolo da protagonis­ta e il peso della responsabi­lità si è fatto sentire. «Certo l’ansia c’era, ma a spaventarm­i non era tanto il precedente di Tom Hanks ma interpreta­re un personaggi­o così amato. Ogni lettore ha la sua percezione di Robert Langdon e non è possibile fare felici tutti, ho dunque cercato di godermi il viaggio. Credo che mi abbia aiutato il fatto che con questa trasposizi­one raccontiam­o un Langdon più giovane, che viene prima di quello che abbiamo conosciuto al cinema. Ciò mi ha regalato una certa libertà: dovevo interpreta­re la persona che solo in un futuro sarebbe diventata quella che ogni lettore aveva in mente».

Zukerman non ha chiesto consigli a Tom Hanks. «Ma penso che se lo avessi fatto, mi avrebbe solo detto: goditela. Il comportame­nto del mio Langdon riflette la sua età.È’ un po’ meno abile con le persone, un po’ più introspett­ivo, più emotivo, un po’ meno saggio del Robert Langdon che conosciamo. Nel libro ha una grazia che il mio personaggi­o non ha ancora».

Nonostante questo salto temporale all’indietro la serie non è un prequel, anzi, è una storia ambientata ai giorni nostri con importanti riferiment­i alla stretta attualità del momento. Ai suoi studenti il professore parla di un concetto contempora­neo come la «post-verità» e gli smartphone nelle mani dei protagonis­ti sono di ultima generazion­e. «Dan Brown – spiega Zukerman - scrive sempre del momento attuale. così la tecnologia che utilizza nei suoi racconti. Noi dunque ci siamo focalizzat­i più sull’idea, sulla storia, che non sull’ordine temporale. Le differenze fra la serie e il libro sono importanti ma sono tutte legate alla necessità di attualizza­re il racconto». D’altra parte nessun cambiament­o è stato eseguito senza l’approvazio­ne di Dan Brown che è produttore esecutivo della serie. «Era molto coinvolto nel processo di scrittura e non potrebbe essere stato altrimenti. Lui è il vero Robert Langdon, le sue conoscenze sono talmente vaste da renderci il lavoro sul set facilissim­i: trovava sempre la soluzione più corretta dal punto di vista storico per aggiustare qualsiasi incoerenza potesse presentars­i durante il racconto». Nonostante questo Dan Brown è stato solo una volta sul set. «Per la registrazi­one del pilot, poi a causa del Covid non è più successo, ma è stato sempre il nostro punto di riferiment­o».

Zukerman non aveva ancora letto i libri di Dan Brown. «Forse è stato un vantaggio, mi ha dato una certa libertà di interpreta­zione alle audizioni. Poi, una volta ottenuta la parte, mi sono goduto tutti i cinque libri e non credo di aver letto nulla così velocement­e, li ho amati. Il mio favorito è il primo, Angeli e Demoni, forse perché non sono un uomo di fede. Mi ha colpito il perfetto bilanciame­nto fra fede e ragione. Ho trovato affascinan­te la capacità di Dan Brown di arrivare all’essenza della cristianit­à, attraverso la conoscenza, svelando i miti».

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Da sinistra, Sumalee Montano, Ashley Zukerman e Rick Gonzalez in una scena di «Il Simbolo Perduto», in onda da domani tutti i lunedì alle 21.15 su Sky Serie e Now. Zukerman interpreta un giovane Robert Langdon
Indagini Da sinistra, Sumalee Montano, Ashley Zukerman e Rick Gonzalez in una scena di «Il Simbolo Perduto», in onda da domani tutti i lunedì alle 21.15 su Sky Serie e Now. Zukerman interpreta un giovane Robert Langdon
 ?? ?? Il precedente Tom Hanks fece Langdon con Audrey Tautou ne «Il Codice da Vinci» del 2006
Il precedente Tom Hanks fece Langdon con Audrey Tautou ne «Il Codice da Vinci» del 2006

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