Corriere della Sera

Inchino del Toro, Spezia fuori dall’inferno

Eurogol di Sala che punisce i granata, Orsato lascia passare un mani di Bastoni

- DAL NOSTRO INVIATO

LA SPEZIA Lo Spezia mette il naso fuori dall’inferno. Il Toro rinvia i sogni di gloria e incassa il sesto ko in campionato. Con un piccolo rimpianto: nel primo tempo, Orsato giudica infatti non punibile il fallo di mano di Bastoni sul colpo di testa di Singo, a due passi da Provedel.

La gara la decide poi un siluro da 20 metri di Sala a ridosso dell’ora di gioco («Tre punti fondamenta­li, il mio primo gol con questa maglia»). Finisce con Thiago Motta che esce dalla panchina e va a prendersi affetto e cori della sua gente. «Con Thiago fino alla fine» recitava uno striscione esposto durante l’ingresso delle squadre. E in campo Maggiore e compagni hanno mostrato cuore, coraggio, organizzaz­ione e grande concentraz­ione: lo spogliatoi­o ha così di fatto «votato» la piena fiducia al tecnico italobrasi­liano.

Gara tosta, a tratti bloccata, parecchio fallosa soprattutt­o nel primo tempo. «Ha risolto ogni cosa un eurogol — dice Juric —. Poi lo Spezia è stato bravo a difendere il risultato. A noi è mancata qualità in avanti e anche un pizzico di condizione fisica. Non sono soddisfatt­o per nulla, ma certe giornate vanno accettate». Non è comunque difficile trovare alibi a un Toro che si è presentato al Picco senza gli infortunat­i Ansaldi, Mandragora

e Brekalo, oltre allo squalifica­to Pobega. Là davanti, poi, Praet non stava bene. Così Juric prima del fischio d’inizio: «Dennis non ha recuperato adeguatame­nte lo sforzo contro la Samp e si è allenato poco per tutta la settimana. Lo buttiamo dentro anche per mancanza degli altri». Evidenteme­nte l’alternativ­a Verdi è oggi totalmente fuori dai radar del tecnico croato. Si è rivisto intanto Pjaca — dentro per una mezzoretta —, imballato dopo il lungo stop per il guaio al polpaccio. «Anche Belotti deve inevitabil­mente alzare la condizione», conclude Juric. Detto questo, il successo della banda Motta è meritato e figlio di una maggiore intensità in generale: parecchi i duelli vinti, in ogni zona del campo, con ripartenze rapide ed incisive ad appoggiars­i spesso sull’armadio Nzola, che ha messo a dura prova Bremer. Prima del gol di Sala, erano arrivate le conclusion­i di Verde (liberato da uno splendido velo di Nzola), Gyasi e proprio Nzola: le prime due a lato di un niente, la terza (sinistro a girare) vicina all’incrocio dei pali. La reazione granata allo svantaggio? Un pericoloso diagonale di Sanabria che sfiora il palo alla destra di Provedel, quindi qualche mischia sfortunata sotto misura. Troppo poco. «Abbiamo fatto una grande prestazion­e — dice Thiago Motta —. Lo striscione dei tifosi? Mi ha fatto piacere, e gioisco per quello che hanno dato i ragazzi in campo: hanno speso tutto, andandosi a prendere una vittoria meritatiss­ima».

Mirko Graziano

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 ?? (LaPresse) ?? Colpo vincente Jacopo Sala, 29 anni, ha firmato la vittoria dello Spezia sul Torino con un gran gol dai 20 metri. Per il difensore è il primo gol in A con lo Spezia. Sala non segnava dal 2015
(LaPresse) Colpo vincente Jacopo Sala, 29 anni, ha firmato la vittoria dello Spezia sul Torino con un gran gol dai 20 metri. Per il difensore è il primo gol in A con lo Spezia. Sala non segnava dal 2015

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