Il potere Mercedes tiene in ansia Verstappen Ferrari a rilento
Uno-due: pole di Bottas davanti a Hamilton
Mercedes: Oscar alla regia. Dopo aver patito, arrancato, deluso nei tre turni di prove libere, la stella ha ripreso a brillare nel momento supremo. Bottas in pole, Hamilton in prima fila, davanti entrambi a Verstappen e Perez. Uno scippo tattico strepitoso. Era esattamente questo il piano Red Bull a favore di Max. Saltato grazie ad una progressione del nemico data per impossibile visti i distacchi rimediati sino alle qualifiche. Un’inversione di tendenza cercata nel box, istigata da Hamilton, fuori dai gangheri dopo aver rimediato uno scarto di oltre 6 decimi nella terza sessione.
E adesso quella che sembrava una corsa favorevolissima per Verstappen, si è trasformata in un ulteriore capitolo incerto della sfida. Hanno perso brio i tifosi messicani che aspettavano Perez in prima fila, se non in pole, un premio che il ragazzo di casa attende da 209 corse. Ma Checo, con tutto il rispetto, non è un fuoriclasse e ha toppato l’assalto finale. Mentre Max colluttava con un retrotreno tutt’altro che stabile su un asfalto ormai gommato.
La griglia di partenza comunque gli consegna ampie possibilità di replica. Quanto contano le scie su questa retta di un chilometro e passa l’hanno dimostrato i giochetti offerti dalla coppia Alpha Tauri, con Tsunoda costretto comunque a partire dietro, ben disposto a far volare Gasly, quinto. Stessa tattica adottata dalla McLaren vista la penalizzazione di Norris causa cambio motore, a vantaggio di Ricciardo, settimo, tra le due Ferrari.
Il bilancio rosso non pare un granché. Sainz, in difficoltà per due terzi della qualifica, ha chiuso con un discreto sesto tempo a 8 decimi da Bottas mentre Leclerc, causa traffico, causa errore nel giro buono, non è riuscito a replicare quanto di buono aveva messo in pista sin lì: ottavo.
I margini per ribaltare il panorama restano ampi anche per la Ferrari: gli avversari diretti — al netto delle scie — non sembrano irresistibili ma servirà saltare e tenere dietro Ricciardo con entrambe le macchine. Occhio alla «esse» che fa da imbuto in fondo al rettilineo. Il luogo è noto per le ruotate, le escursioni sui prati del Messico. Botte, polemiche e sanzioni.
Hamilton era dato per spacciato. Parte davanti a Verstappen dal lato sporco della pista dopo aver dimostrato una volta di più di aver voglia di lavorare, limare, lottare con la fame di chi non ha ancora vinto un solo Mondiale.