Con «Storia di una famiglia perbene» riparte la fiction di Mediaset
Segnali di novità nell’offerta Mediaset, riparte la fiction ma l’intrattenimento inciampa nella nostalgia. Nella prima settimana di novembre, con la televisione generalista che va incontro a un calo complessivo degli ascolti dopo i record nell’anno e mezzo di pandemia, si affacciano alcune innovazioni per la televisione commerciale.
La più interessante è senz’altro il ritorno alla fiction. Dopo stagioni di totale assenza, e qualche tentativo andato male, colpisce il 17% di share (ottimo, e superiore alla media di rete di Canale 5) raccolto dalla prima puntata della fiction «made in Puglia» (vantaggi della Apulia Film Commission)
«Storia di una famiglia perbene», adattamento del romanzo di Rosa Ventrella. Al di là delle polemiche sulla rappresentazione del territorio (Bari vecchia ricostruita però a Monopoli), la serie in quattro puntate ha esordito mercoledì 3 novembre con 3.156.000 spettatori medi, e appunto poco più del 17% di share.
Un dato che sale sul target commerciale (gli adulti con età compresa fra 25 e 54 anni) al 17,6%, Ma sono soprattutto i bambini il target più premiante: 31,3% fra gli spettatori con età compresa fra 8 e 14 anni.
Insomma, una bella partenza per una fiction targata Mediaset, complementare ai prodotti Rai anche in termini di target (ovvero con un pubblico mediamente più giovane). Come prevedibile, la serie raccoglie i suoi migliori ascolti al Sud, con un picco di oltre il 31% in Puglia ma anche in Campania.
Qualche problema in più per la prima delle due serate di «D’Iva», il «one woman show» musicale con Iva Zanicchi, fermo a 1.985.000 spettatori, e il 13,2% di share. A premiare lo spettacolo sono solo, in particolare, gli spettatori con più di 65 anni d’età (18,5% di share sul target). (a.g.) In collaborazione con Massimo Scaglioni,
elaborazione Geca Italia su dati Auditel