Corriere della Sera

Il virus dell’istante

- Di Massimo Gramellini

Funziona così. Dal Sudafrica arriva una variante denominata Omicron, di cui con certezza non si sa nemmeno se sia più contagiosa delle altre. Eppure, le Borse crollano e il primo caso in Europa viene segnalato con l’enfasi che si darebbe a un’invasione aliena. Perdono la testa persino i pochi politici che ce l’hanno: Ursula von der Leyen invoca pubblicame­nte l’aggiorname­nto dei vaccini, senza rendersi conto che in questo modo rischia di diffondere il messaggio nefasto che quelli attuali non servono più. I media raccontano in tempo reale l’impazzimen­to altrui, è il loro mestiere, e i social lo amplifican­o. L’effetto è il panico globale che si materializ­za nella sospension­e dei voli dal Sudafrica, come se un virus si potesse arrestare al check-in.

Passa qualche ora — non qualche mese — e si scopre che i sintomi di questa nuova variante sarebbero quelli di un lieve raffreddor­e e che il primo italiano ad averla presa sta bene proprio grazie al vaccino. Per il solitament­e pessimista Crisanti, Omicron potrebbe addirittur­a rappresent­are il primo segnale di indebolime­nto del Covid. In base alla nota legge del contrappas­so, o del rinculo, o dello yo-yo, l’umore collettivo si ribalta: dal panico alla sottovalut­azione quasi irridente di ciò che ancora un attimo prima sembrava l’apocalisse. Fino alla prossima variante, che fa rima con istante e rimetterà in moto la ruota delle emozioni, con noi sopra a girare in tondo come criceti, ma molto più isterici di quelle sagge ed equilibrat­e bestiole.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy