«Io a 98 anni ho fatto tre dosi È un dovere di tutti per proteggerci»
Ha attraversato quasi un secolo di vita intensissima, sia personale che pubblica. Ora, a 98 anni compiuti, Maria Romana Catti De Gasperi con poche parole rende pubblica la sua posizione a favore non solo dei vaccini ma della terza dose in un momento difficilissimo del nostro Paese: «A me sembra molto importante lo sforzo che sta facendo l’Italia, insieme all’Europa, un aspetto questo molto importante, per garantire la terza dose di vaccino a tutti i cittadini. Personalmente ritengo giusto porre come obiettivo almeno l’80% della popolazione vaccinata. In questo modo si può garantire la propria sicurezza e anche quella degli altri». La voce è inevitabilmente affaticata ma il messaggio è chiaro, limpido come le sue scelte. Parliamo della figlia maggiore di Alcide De Gasperi, il grande protagonista della ricostruzione italiana nel Dopoguerra, espressione di un cattolicesimo vissuto fortemente anche nell’ambito familiare. Ancora oggi è presidente onoraria della Fondazione De Gasperi che ha animato dal 19821, anno della fondazione, per lunghissimo tempo. Oggi parla rapidamente dell’ennesima emergenza che sta attraversando il Paese: «Vaccinarsi è un dovere civile, perché protegge se stessi e insieme gli altri». Cosa direbbe ai tanti no vax, alle tante persone che hanno paura del vaccino? «L’unica cosa che potrei dire è la stessa che ho detto a me stessa: proviamo, male sicuramente non può fare, questo mi sembra sicuro. In più, per quanto mi riguarda, c’è anche l’età. E vaccinarsi mi sembra veramente l’unica scelta possibile». Ultima domanda: secondo lei, come si stanno comportando gli italiani nella pandemia e con i vaccini? «Io non faccio politica da moltissimi anni, posso avere dei giudizi assolutamente personali. Credo che ciascuno stia facendo le cose come sa e come può, spero con coscienza...».