L’addio al genio
A Miami confermata la sfilata di Abloh Il tributo della moda
Preferiva definirsi «una persona creativa» e quello di stilista per Virgil Abloh non era un lavoro o tantomeno una professione. «Il modo di esprimere le mie idee e le mie emozioni. Sono necessità che ho bisogno di comunicare con urgenza». La stessa urgenza, sinonimo di energia, quella con cui ha affrontato la carriera in ascesa e da due anni la silenziosa battaglia con la malattia. Un cancro che domenica a 41 anni ha stroncato il creatore di Off-White, dal 2013 marchio di culto per i millennials e dal 2018 il direttore creativo delle collezioni uomo Louis Vuitton, di cui è stato il re Mida.
La sua scomparsa ha lasciato sgomento il mondo della moda, dal presidente di Lvmh Bernard Arnault a colleghi come Donatella Versace e Silvia Venturini Fendi. Abloh era pronto per decollare per Miami, ma non ce l’ha fatta. Lo attendeva oggi pomeriggio alle 17.30 (ora americana), una sfilata-evento con la collezione Estate 2022, protagonisti quei codici innovativi con cui ha reso oggetti del desiderio le collezioni-uomo Louis Vuitton. Una sfilata che ci sarà lo stesso, come è stato deciso nel cuore della notte dal presidente e ceo della Maison francese Michael Burke.
«Era un eterno ottimista che credeva che tutto fosse possibile. Con questo stesso spirito, noi di Louis Vuitton continueremo orgogliosamente a celebrare la sua memoria con un’ultima sfilata a Miami, come da lui desiderato». Una scelta condivisa anche dalla famiglia di Abloh. Il messaggio è stato postato da Burke sul profilo Instagram della griffe con un emozionante video che si conclude con la scritta «Virgil was here» («Virgil era qui»).
Tra le definizioni che in queste ore hanno sottolineano l’essenza creativa dello sti
lista oltre alla gentilezza d’animo, sono la sua genialità creativa. Ma anche l’essere visionario e innovatore. «Uno dei migliori comunicatori culturali di oggi. Ha tracciato la strada per le generazioni future», aggiunge Burke.
Nel dna di Abloh rap e hip hop, graffiti e skateboarding convivevano con laurea in ingegneria e master in architettura. Dal 2009 era da Fendi al fianco di Silvia Venturi Fendi, poi con Kanye West e arrivava pure una candidatura ai Grammy. Poi il progetto OffWhite. La sua linea creata per abbracciare ogni contraddizione. «Ho portato la subcultura Usa di Los Angeles e New York nei valori dell’alta moda di Parigi. Creato qualcosa frutto della vita reale». Da inguaribile ottimista ha sempre confidato in quei giovani a cui si rivolgeva, sicuro che fossero in grado di «rielaborare i valori e alla fine decidere per loro stessi».