Snam, nuovo piano da 23 miliardi La spinta sulle reti e l’idrogeno
Il ceo Alverà: possiamo eccellere nella transizione. Possibile Ipo per De Nora nel 2022
Snam investirà 23 miliardi per trasformarsi da società di reti per il gas in «una società di infrastrutture energetiche e green», in grado di trasportare oltre al gas naturale anche il biometano, l’idrogeno e dove necessario l’anidride carbonica, annuncia l’amministratore delegato Marco Alverà. Illustrando il nuovo piano strategico 2021-2025 e la visione al 2030, il manager rivendica un ruolo da protagonista nella transizione verde per il gruppo che guida dall’aprile 2016. Con l’obiettivo di supportare il raggiungimento di zero emissioni nette, come sottoscritto da 197 Paesi del mondo all’ultima Cop26 di Glasgow, un traguardo che Snam punta a centrare «nel 2040», alzando dal 45 al 55% il taglio di emissioni di metano entro il 2025 e con target di riduzioni di emissioni, prima società in Europa, anche per partecipate e fornitori (Scop3) al 2030.
Con il piano al 2025 e la visione al 2030 prosegue e accelera l’evoluzione di Snam, che negli ultimi 6 anni ha avviato la conversione delle sue infrastrutture,
Snam realizzerà la prima dorsale europea green lunga 2.700 chilometri
rafforzato lo sviluppo internazionale e lanciato nuove startup nella transizione energetica, afferma Alverà. Spiegando che il gruppo si focalizzerà, progressivamente, su tre macro aree di attività: il trasporto, lo stoccaggio e i nuovi progetti nell’idrogeno e nel biometano.
In particolare, non solo già oggi «il 99% dei metanodotti di Snam è in grado di trasportare miscele al 100% di idrogeno», ma Snam realizzerà la prima dorsale europea a idrogeno. lunga 2.700 chilometri da Sud a Nord entro il 2030, con 3 miliardi di investimenti, per fare dell’Italia un hub Mediterraneo verso l’Europa. Anche grazie all’acquisizione dall’Eni del 49,9% di due gasdotti che collegano il Nord Africa alla Sicilia, per portare il gas algerino.
Per accelerare nello stoccaggio e finanziare i nuovi progetti green, sui 23 miliardi previsti nei prossimi 9 anni, 8,1 miliardi saranno investiti entro il 2025, circa 700 milioni in più rispetto all’ultimo piano strategico, rispetto al quale tutti gli indicatori sono in crescita, con un utile netto in aumento del 3% medio annuo tra il 2022 e il 2025 e un’Ebitda medio del 4,5% all’anno, mentre la crescita media annua dell’Ebitda dal 2022 al 2030 è stimata in salita del 6-8% medio annua.Numeri che permettono di estendere al 2025 una politica dei dividendi definita generosa dal top manager (+2,5% di crescita minima). Alverà conferma inoltre che il nuovo piano ipotizza nel 2022 la quotazione in Borsa di De Nora, la società attiva negli elettrolizzatori, di cui Snam possiede il 35,6% del capitale e che ha l’ambizione di costruire una gigafactory italiana per la produzione di idrogeno verde.