Aibe-Censis: «L’Italia? È tornata ad attrarre investimenti»
Presentato ieri a Milano il rapporto Aibe-Censis 2021 sull’ «Attr attività del sistema Italia ». L’iniziativa, promossa dall’Aibe, l’Associazione italiana banche estere — giunta quest’anno all’undicesima edizione — ha l’obiettivo di intercettare le percezioni e le opinioni degli investitori esteri circa il grado di attrattività e le prospettive di crescita dell’ Italia. Dall’ analisi emerge la conferma di un sentiment positivo . Proiettate sul triennio 2022-2024 le aspettative più favorevoli riguardano gli investimenti finalizzati a fusioni e acquisizioni, considerati ad alto potenziale di crescita dal 69,5% dei partecipanti al panel, composto da società finanziarie, fondi di investimento e imprese multinazionali. Per il 27,1% dei rispondenti ci sarà invece una sostanziale continuità con il recente passato e solo il 3,4% ipotizza un calo. Un’altra dimensione dell’analisi ha riguardato l’ipotesi della realizzazione di nuovi investimenti attraverso nuovi insediamenti produttivi. Ad immaginare una crescita è il 47,5% del panel mentre il 40,7% prevede una sostanziale continuità. Scettici sull’opportunità di nuovi investimenti solo l’11,9% dei rispondenti. Rispetto all’ultima survey Aibe-Censis condotta a maggio, la rilevazione autunnale evidenzia un consolidamento delle previsioni su di un trend di espansione degli investimenti.
Tra i settori che catturano maggiormente l’interesse degli investitori esteri c’è la moda, citata al primo posto dal 36,4% dei partecipanti. Seguono con una quota del 18,2% delle manifestazioni di interesse l’industria, quindi il Food e il settore It, entrambi con la medesima percentuale del 12,7%. Minore (9,1)%) o scarsissimo (1,8%) l’interesse per il design e per il calcio. Al primo posto dei colli di bottiglia che rallentano la crescita del sistema Italia gli investitori esteri indicano il carico normativo/burocratico (30,5%), il malfunzionamento della giustizia (23,7%) e il carico fiscale (15,3%). Tra i rischi più temuti: l’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e le tensioni geo-politiche. «L’Italia sta crescendo più degli altri Paesi ma adesso è necessario implementare in tempi brevi il programma di riforme deciso dal governo», ha commentato il presidente Aibe Guido Rosa.