Corriere della Sera

«Finalmente in casa» Il Maradona esaurito diventa un’arma in più

Nella notte di Diego il Napoli ritrova il suo pubblico

- Monica Scozzafava © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

NAPOLI Il colpo d’occhio era assolutame­nte prevedibil­e, Maradona è l’unico che a Napoli sposta le masse. Il mito che unisce e non divide i tifosi, l’uomo che li ha fatti innamorare. Che li ha difesi. Quarantami­la per Napoli-Lazio è stata la narrazione persino romantica di una partita in cui ogni singolo effetto (compreso il ritorno del comandante Sarri) si è rivelato decisivo per il risultato finale. Le parole di Spalletti a fine gara sono la sintesi del nuovo corso: «Questo è lo stadio che mi sarei aspettato di trovare sin dall’inizio della mia avventura napoletana».

Entusiasmo e vittoria: la chimica di una serata perfetta sotto gli occhi del mondo (tantissime le tv collegate). Il presidente Fifa, Gianni Infantino, non è un frequentat­ore solito dello stadio partenopeo, la sua presenza a bordocampo davanti alla statua del Pibe ha certificat­o l’importanza della serata. Il primato solitario in classifica è un tassello che potrebbe non incidere sul traguardo finale, ma che rappresent­a l’inizio di una nuova sintonia tra società e tifoseria, fino a domenica distante per la rigidità delle norme antiCovid ma anche per una politica dei prezzi «non equa». C’è stata sì una mediazione nelle ultime settimane, nel segno di Diego ma non solo. Sabato prossimo per la sfida con l’Atalanta il pubblico tornerà a fare la sua parte.

La soddisfazi­one di Spalletti, l’uomo che ha riportato sogni di gloria, è stata interpreta­ta come un invito a continuare. «Per la prima volta ci è sembrato di giocare in casa — ha detto —. Il Maradona era come l’ho sempre desiderato. E ai tifosi abbiamo dato felicità». La condizione resta: non esiste impunità per chi non osserva le regole del distanziam­ento e quelle relative alle protezioni individual­i.

Aurelio De Laurentiis promette e mantiene: dialoga in queste ore con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’ambasciato­re argentino in Italia per organizzar­e a Napoli, il 24 maggio, la «First Maradona Cup», amichevole con la Albicelest­e nel nome di Diego. La statua resta nel suo stadio: 300 kg di bronzo che nella serata della vittoria sulla Lazio è stata animata da un gioco di luci e laser per raccontare le sue gesta a chi non lo ha mai visto giocare. Storia e innovazion­e su un campo di calcio: questa è stata l’intuizione della società, realizzata dal capo delle operazioni del club Alessandro Formisano. Una cornice che ha esaltato la prestazion­e della squadra, ha dato ulteriore valore a Spalletti che ha fatto dell’emergenza (senza Osimhen e Anguissa) un punto di forza. L’effetto Diego non si esaurirà e però saranno i risultati, come sempre, a coltivare l’entusiasmo: sotto gli occhi di Maradona e di una Napoli che di lui vive sempre.

 ?? (Ansa) ?? Idolo
La statua di Maradona e, sullo sfondo, le luce della curva per la prima volta esaurita
(Ansa) Idolo La statua di Maradona e, sullo sfondo, le luce della curva per la prima volta esaurita

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy