Pallone d’oro, è sempre l’era di Messi
CR7 contro France Football: «Mente». Secondo Lewandowski, terzo Jorginho. Gigio miglior portiere
PARIGI È Lionel Messi, trascinatore dell’Argentina al trionfo in Copa America e nuova stella del Paris Saint-Germain, a vincere la 65ª edizione del Pallone d’oro dopo la pausa Covid del 2020. È il suo settimo trofeo, che gli permette di allungare il distacco su Cristiano Ronaldo fermo a cinque. «Non so se questo record sia imbattibile — ha detto Messi in conferenza stampa — ma è davvero un risultato incredibile. E sono fiero di avere vinto questo Pallone d’oro con la maglia del Paris Saint-Germain, dopo quelli con il Barcellona».
Al Théâtre du Châtelet di Parigi il rivale Cristiano Ronaldo non si è presentato, ed è stato protagonista di una clamorosa polemica. A poche ore dalla cerimonia, il campione portoghese ora al Manchester United ha scritto sul suo account Instagram un lungo post contro Pascal Ferré, caporedattore del giornale France Football e organizzatore dell’evento.
«Secondo Ferré la settimana scorsa gli avrei confidato che la mia unica ambizione era finire la carriera con più Palloni d’oro di Lionel Messi. Pascal Ferré ha mentito, ha usato il mio nome per promuovere se stesso e la rivista per cui lavora. È inaccettabile. E ha mentito ancora oggi, giustificando la mia assenza dalla serata di gala con una presunta quarantena che non ha ragione di esistere». Lo sfogo di Ronaldo è un attacco senza precedenti all’organizzazione che ieri gli ha assegnato solo la sesta posizione, come nel 2010.
Per la prima volta dopo 11 anni, il Pallone d’oro va a un campione che non gioca né nel Real Madrid né nel Barcellona (6 volte a Messi con la maglia blaugrana, 4 e 1 ai madrileni Ronaldo e Modric). E per la prima volta dal 1991, quando vinse Jean-Pierre Papin dell’Olympique Marsiglia, il Pallone d’oro arriva nel campionato francese.
Il 19enne spagnolo Pedri centrocampista del Barcellona ha vinto il premio Kopa per il migliore giovane under 21, mentre Gigi Donnarumma (10° in classifica generale) si è aggiudicato il Premio Yashin per il miglior portiere. «La vittoria all’Europeo è stata incredibile, poi c’è stato il mio passaggio al Psg. Era destino che venissi qui, mi hanno sempre seguito, darò tutto per questa maglia e spero di vincere tanti trofei. Penso ogni giorno alla qualificazione dell’Italia ai Mondiali, ce la faremo. Zoff (arrivato secondo nel 1973, ndr)? Lui resta di un altro pianeta». Kylian Mbappé, arrivato 9°, ha premiato il Pallone d’oro femminile, Alexia Putellas, 27enne attaccante del Barcellona. In platea, molto applaudito, anche Christian Eriksen, il centrocampista della Danimarca sopravvissuto al malore in campo contro la Finlandia all’Europeo.
Dopo Donnarumma e Mbappé, De Bruyne, Salah, Ronaldo, Kanté, Benzema, e sul podio l’italiano Jorginho e il polacco del Bayern, Lewandowski.