Sospensione (e via le pistole) agli agenti non immunizzati
In vigore da oggi le nuove prescrizioni. Nelle ultime 24 ore 20.677 nuovi contagi e 120 decessi
ROMA Scatta oggi l’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine, il personale scolastico, quello sanitario e socio-sanitario, inclusi i lavoratori delle residenze per anziani. Senza essere immunizzati, terza dose inclusa, dai cinque mesi dopo la seconda, o guariti, scatta la sospensione senza stipendio. Che, nel caso dei poliziotti, si traduce nella riconsegna di pistola, placca e manette. Evitabile solo prenotando la vaccinazione entro 5 giorni e da eseguire entro 20.
«La vaccinazione costituisce un requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative del personale del comparto della Difesa, Sicurezza
e Soccorso pubblico nonché delle polizie locali», ha ribadito ieri la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.
Il momento, sotto il profilo dei contagi, è critico. Nel mondo, come attestato dall’Oms che parla di «tsunami di casi», e in Europa, con Londra che per prima dichiara la variante Omicron dominante tra i positivi del Paese. E l’Italia conta il più alto numero di vittime della quarta ondata: 120. Ma anche i dati relativi a positivi, 20.677, e ricoveri confermano la situazione delicata. Sale di un punto la percentuale di occupazione dei letti nelle rianimazioni che ora tocca la soglia di allerta del 10%, avverte l’Agenas. La situazione è più grave a Bolzano (22% con un +1% nelle ultime 24 ore). Anche la Lombardia segna un +1% e arriva al 10%. Come il Molise (+2%).
Nei reparti ordinari, il tasso di occupazione resta al 12%, cioè sotto la soglia fissata al 15%. Ma in Friuli-Venezia Giulia è al 25%. La valutazione verrà fatta sui dati di venerdì, è probabile però che, dopo Friuli, Bolzano e Calabria, i dati portino in zona gialla a Natale anche Veneto, oltre 4 mila contagi ieri, Liguria e Provincia di Trento.