Super green pass e cene annullate «Da inizio mese persi 500 milioni»
Una perdita di un miliardo e 700 milioni di euro rispetto al 2019. Solo nel mese di dicembre oltre 500 milioni di euro di mancati incassi. Ristoranti e bar continuano a soffrire. E con un nuovo peggioramento della pandemia aumentano le cancellazioni di cene e pranzi natalizi che di solito in questo periodo riempiono i locali. «Una delle cause della crisi è legata a misure restrittive come il super green pass — spiega Luciano Sbraga, vicedirettore del Fipe, l’associazione di categoria di Confcommercio —: molti lavoratori non sono ancora vaccinati e quindi durante la pausa pranzo non possono andare nei ristoranti». Fipe calcola che sono tra i 200 e i 300 mila. Poi ci sono gli eventi di lavoro annullati: «La perdita per le aziende di catering e banqueting — calcola Sbraga — è di circa 300 milioni di euro». Inoltre c’è il crollo del turismo nelle città d’arte, soprattutto quello straniero, che ha visto i centri storici svuotarsi. E come per gli alberghi anche in questo caso la nuova allerta Usa sui viaggi in Italia non aiuterà. Spiega ancora Sbraga che, per il settore, «il 2021 rispetto al 2019 presenta una perdita del 19,6% e una ripresa del 90% sul 2020 quando dobbiamo ricordare che le attività erano chiuse». Non vuole azzardare stime per il Capodanno, ma riconosce che la crisi pesa moltissimo sulle scelte delle famiglie: «Ancora oggi circa il 70% di loro dichiara che la propensione a consumare fuori casa in attività di ristorazione è inferiore a quella del periodo pre pandemia».