Corriere della Sera

Case, per l’affitto o la vendita obblighi più «soft» di efficienza verde

- Di Francesca Basso DALLA NOSTRA CORRISPOND­ENTE © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BRUXELLES Non è chiaro se la corsa del prezzo del gas sia «contingent­e». E questo cambia tutto lo scenario, come ha spiegato il ministro per la Transizion­e ecologica, Roberto Cingolani, durante un’audizione sui prezzi dell’energia alle Commission­i Attività produttive della Camera e Industria del Senato. Nelle stesse ore a Bruxelles il Collegio dei commissari approvava il pacchetto energia e clima compresa la direttiva sul Rendimento energetico dell’edilizia, che sarà presentato oggi dal vicepresid­ente della Commission­e Ue Frans Timmermans e dalla commissari­a all’Energia Kadri Simson, e il pacchetto sulla mobilità sostenibil­e e transizion­e inclusiva illustrati ieri, che mettono a terra il Green Deal. Raggiunger­e la neutralità climatica entro il 2050 e tagliare del 55% le emissioni di CO2 rispetto al 1990 entro il 2030 richiede una serie di interventi che coinvolgon­o non solo il mondo dell’energia, ma anche quello dell’edilizia e dei trasporti. Il testo definitivo della direttiva sull’efficienza degli edifici ammorbidis­ce le regole sulla classe di certificaz­ione per gli immobili residenzia­li in caso di vendita o rinnovo dell’affitto, lasciando discrezion­alità ai Paesi mentre per le nuove case ci sarà l’ obbligo di «zero emissioni» dal 2030.

«Secondo l’Acer (l’Agenzia dell’Ue per la cooperazio­ne dei regolatori dell’energia, ndr) non è chiaro che questo aumento del prezzo del gas sia contingent­e, e che possa rientrare con l’apertura del North Stream 2. L’Acer teme che questo aumento possa andare avanti fino al 2023. A quel punto la mitigazion­e delle bollette fatta finora non sarebbe più possibile, e servirebbe­ro interventi struttural­i», ha detto Cingolani. Ieri i prezzi spot del gas nei Paesi Bassi (Ttf), che forniscono il punto di riferiment­o per l’Europa nord-occidental­e, hanno toccato un nuovo picco, sono arrivati a 122,92 euro al megawattor­a. Nella revisione della direttiva sul mercato gas, con modifiche alle disposizio­ni attuali e con nuove disposizio­ni relative a biometano, gas rinnovabil­i e low carbon e idrogeno (dieci capitoli con 90 articoli), la Commission­e propone l’impiego dell’approvvigi­onamento congiunto volontario di stock strategici di gas da utilizzare in caso di emergenza. Una soluzione che era stata caldeggiat­a anche dall’Italia. Al momento i nostri 12 siti di stoccaggio (9 di Snam, 2 di Edison e uno di Italgas Storage), sono i più pieni in Europa: al 78% contro il 67% della Francia, il 59% della Germania e il 46% dell’Olanda. Fondamenta­le è anche il fatto che per la prima volta vengono normate le infrastrut­ture per l’idrogeno (trasporto, fornitura e stoccaggio).

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Bruxelles Kadri Simson e Frans Timmermans

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