Corriere della Sera

Nuova inchiesta sulla morte di David Rossi

- Claudio Bozza

Otto anni dopo la morte di David Rossi la Procura di Genova è pronta ad aprire un’altra inchiesta, la terza, per cercare di far luce su quanto successo la sera del 6 marzo 2013, quando il capo della comunicazi­one di Mps volò giù dal terzo piano di Rocca Salimbeni, a Siena, sede della banca più antica del mondo. Finora le precedenti indagini avevano portato a confermare l’ipotesi del suicidio. Ma l’ultima testimonia­nza resa del colonnello Pasquale Aglieco, davanti alla commission­e parlamenta­re istituita per far luce sulla tragedia, ha aperto scenari sorprenden­ti. A tal punto che i magistrati di Genova starebbero per aprire un fascicolo che ipotizza i reati di favoreggia­mento, omissione d’atti d’ufficio e falso. Secondo Aglieco, ex comandante provincial­e dei carabinier­i di Siena, i pm Nastasi, Marini (entrambi all’epoca stavano indagando sul crac del Monte) e Natalini sarebbero entrati prima della polizia Scientific­a nell’ufficio di Rossi e avrebbero toccato il suo

pc, rovesciato il contenuto del cestino sulla scrivania, chiuso la finestra e risposto al cellulare di Rossi (secondo Aglieco lo avrebbe fatto il pm Nastasi, oggi in servizio a Firenze e cotitolare dell’indagine sulla fondazione Open di Matteo Renzi). Tutto senza usare i guanti e inquinando di fatto la scena di un ipotetico crimine, ben prima che arrivasse la polizia Scientific­a per i rilievi del caso. La senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè, al Corriere, aveva confermato che quella sera aveva chiamato Rossi, suo amico, e che qualcuno aveva risposto al suo cellulare, senza però interloqui­re: «Qualcuno rispose. Dopo scoprii che David era già morto». Letta la notizia di una nuova indagine, è dura la reazione di Matteo Renzi: «Sembra che i pm abbiano inquinato la scena criminis: non importa aver letto il codice, basta aver visto una serie televisiva per sapere che nessuno può inquinare le prove. E invece pare che ciò sia stato fatto addirittur­a da dei magistrati, uno dei quali, peraltro, è tanto per cambiare il pm di Open. Se tutto fosse confermato, sarebbe davvero gravissimo».

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