Kkr: «Amichevole l’offerta su Tim Attesa per le decisioni del board»
Nota richiesta dalla Consob. Il nodo due diligence e la possibile accelerazione
Kkr ribadisce l’intenzione di lanciare un’Opa sul 100% di Tim a 0,505 euro ad azione e chiede che il board del gruppo telefonico dia il via libera per avviare «una due diligence di conferma delle proprie analisi, che non dovrebbe superare le 4 settimane dal momento in cui sarà consentito il pieno accesso alla documentazione rilevante» in modo da poter prendere una decisione. Non si tratta tuttavia di una condizione vincolante, ha chiarito ieri Kkr in una nota diffusa su richiesta della Consob, in cui ricorda che il prezzo dell’offerta, 0,505 euro ad azioni per il 100% di Tim, «rappresenta un premio del 62% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni ordinarie e del 54% rispetto al prezzo di chiusura delle risparmio Tim al 3 novembre».
L’approccio del private equity americano resta «di natura amichevole e in tal senso Kkr intende confrontarsi quanto prima con il consiglio di amministrazione di Tim per ottenere il supporto all’Offerta», si legge. Non si tratta di un vincolo: «Il parere favorevole del consiglio di amministrazione — chiarisce il fondo — sarà una condizione volontaria al perfezionamento dell’Offerta».
Le richieste della Consob ruotano attorno alla due diligence chiesta da Kkr a Tim e alle condizioni per il lancio dell’Opa. Il fondo Usa chiarisce di non aver «fissato un termine per l’accesso alla due diligence e resta in attesa delle determinazioni del consiglio di amministrazione di Tim in merito». Di fatto, si è svincolato dall’obbligo della due diligence e dal gradimento del consiglio di Tim. E questo potrebbe indurre a pensare a un’accelerazione.
I vertici londinesi del fondo Usa in questi giorni sono a Roma per un giro di incontri istituzionali. Non è la prima volta, ma probabilmente c’è ancora qualche tassello da incastrare per costruire il consenso attorno a un’operazione di cui il governo, attraverso la task force di Palazzo Chigi, sarà la principale controparte. Kkr ha chiarito che il nulla osta del comitato Golden Power è condizione necessaria perché possa perfezionarsi l’Opa. Non perché possa lanciarla. Così come il parere del board di Tim che «non condizionerà i tempi» dell’offerta.
Il consiglio del gruppo telefonico si riunirà venerdì e al momento non si conoscono gli orientamenti su Kkr. Il comitato presieduto da Salvatore Rossi, costituito per esaminare l’offerta, non avrebbe ancora trovato un allineamento sull’apertura della data room. Vivendi, primo azionista di Tim, non ha intenzione di passare la mano e dunque prenderebbe tempo. La linea dei consiglieri indipendenti sarebbe invece più aperturista, o per lo meno non ostile ad avviare il confronto con il private equity americano. Il quale, nella sostanza, vorrebbe che il consiglio di Tim uscisse allo scoperto chiarendo se intende esaminare oppure fermare la proposta.