Corriere della Sera

Rotondi ci crede: misto, grillini e pure Pd Qui può pescare Silvio

Il deputato: con la sinistra ha buoni rapporti

- Di Giuseppe Alberto Falci

ROMA Sulla carta a Silvio Berlusconi mancherebb­ero una cinquantin­a di grandi elettori per raggiunger­e quota 505 alla quarta votazione. «Questa volta può succedere» dice al telefono Gianfranco Rotondi, nostalgico della Democrazia cristiana, deputato azzurro e soprattutt­o supertifos­o del Cavaliere. Ci crede realmente o è solo fantapolit­ica? La risposta è perentoria: «Ma quale fantapolit­ica, qui c’è una quantità non calcolabil­e di parlamenta­ri del centrosini­stra che a mio avviso voterà Berlusconi proprio perché lo ha conosciuto bene».

Rotondi fa un ragionamen­to che suona così: «Berlusconi e la sinistra italiana è la storia di una quantità infinita di rapporti non conosciuti ma spesso profondi». Ha le prove? «Ecco un esempio concreto. Ci sono deputate del Pd che mi dicono: “Uno come Gentiloni non mi risponde nemmeno al telefono. Da parlamenta­re dell’opposizion­e quando chiamai Berlusconi, non solo mi rispose ma risolse in tre giorni un problema del mio collegio”». Non svela i nomi dei potenziali elettori dell’inquilino di Arcore ma rivela che potrebbero annidarsi nel gruppo Misto, forse nel Pd, fra i critici del segretario Enrico Letta, e nel M5S. Allo stesso tempo, ragiona, «è inutile insinuarsi in una logica politica, di pacchetti di voti. Questa elezione del Quirinale è come la votazione del presidente di una banca del paese». Ovvero? «C’è chi vota il farmacista perché è sempre a disposizio­ne, c’è chi sceglie il medico condotto perché lo ritiene un amico. Sono elezioni che si vincono sul filo dei rapporti, terreno su cui il Cavaliere è imbattibil­e. Così arriverann­o consensi che nessuno potrà immaginare».

Perché un grillino dovrebbe votare Berlusconi? Basteranno le recenti dichiarazi­oni del leader azzurro sul reddito di cittadinan­za? «Le dico subito che il presidente non ha rapporti diretti con i grillini. Berlusconi non è mai stato un animale da caccia parlamenta­re. Il voto a suo favore potrà avvenire solo nel segreto dell’urna: sono consensi di simpatia o di calcolo, magari il calcolo di chi sa che con Berlusconi al Quirinale non si tornerà a votare. Ma non lo verrete mai a sapere». Ecco il pronostico. «Sarà una partita brevissima: prime tre votazioni di fantasia, alla quarta ballottagg­io fra Silvio e uno di centrosini­stra». Centrodest­ra compatto? «Granitico». E Renzi? «Alla fine si schiererà con il centrosini­stra». Rotondi è talmente ottimista da sostenere: «Sono convinto che ancora una volta l’Italia sia incinta di Berlusconi. Il clima è cambiato nel Paese». L’ultima telefonata fra il Cavaliere e Rotondi? «Ci siamo scambiati gli auguri di Natale ma non abbiamo parlato di Quirinale. Ormai è diventato più democristi­ano di me».

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