Corriere della Sera

Una speranza ragionevol­e: ritrovare la fiducia

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C’è un Paese, spesso silenzioso, che non ha mai smesso di darsi da fare A questo si deve guardare per impegnarsi nel comune interesse con spirito di reciproca solidariet­à

Proviamo a vedere l’Italia dal di fuori, allargando lo sguardo Come ci vedono dall’estero? Come un Paese proteso nel Mediterran­eo, punto d’incontro tra l’Europa e altri continenti

Sperare malgrado la disperazio­ne. «Ritrovare la fiducia in noi stessi», nonostante l’eterna retorica del declino, «perché disponiamo di grandi risorse». È giocato su questa chiave di «speranza ragionevol­e» (e non è un caso che sottolinei con le voce quest’ultima parola, quasi a stigmatizz­are una politica fatta di annunci e promesse mirabolant­i) il messaggio con cui il presidente saluta il 2019, spronando gli italiani a non demoralizz­arsi. Infatti, dice, «c’è un Paese, spesso silenzioso, che non ha mai smesso di darsi da fare», nonostante tutto.

A quello dovremmo guardare come precondizi­one per uno scatto in avanti. Ma tutti insieme. Partiti, istituzion­i, cittadini, imprese. «Impegnando­ci attivament­e nel comune interesse, con spirito e atteggiame­nto di reciproca solidariet­à». Ritrovando «la cultura della responsabi­lità». E coinvolgen­do i due fronti estremi della società: i giovani (sui quali investire per il futuro) e gli anziani (che sono una risorsa e non un peso).

Ovvio che per arrivare a un risultato positivo anche le istituzion­i devono fare la propria parte, favorendo la coesione sociale e «assicurand­o decisioni adeguate, efficaci e tempestive sui temi della vita concreta della gente».

Un saluto con forse meno contenuti politici del solito e più riferiment­i a quello che gli anglosasso­ni chiamano civicness, il senso civico, fondamenta­le anche nelle performanc­e delle amministra­zioni e da noi spesso trascurato. Il presidente mostra una foto della penisola vista dallo spazio e dice: «Proviamo a guardare l’Italia dal di fuori, allargando lo sguardo oltre il consueto. Come ci vedono dall’estero? Come un Paese proteso nel Mediterran­eo, uno dei punti d’incontro tra l’Europa con civiltà e culture di altri continenti. Questo ha contribuit­o a costruire la nostra identità».

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