Corriere della Sera

Los Angeles, uccisa a 14 anni mentre si prova un vestito La polizia finisce sotto accusa

Colpita per errore durante un blitz: è la diciottesi­ma vittima nel 2021

- di Monica Ricci Sargentini

Morire a 14 anni mentre sei nel camerino di un grande magazzino insieme a tua madre per provare il vestito da mettere per la quinceaner­a, la festa per i 15 anni che nella comunità latinoamer­icana segna il passaggio all’età adulta. Morire perché ti ha colpito accidental­mente un proiettile sparato dalla polizia che era intervenut­a per fermare un’aggression­e. È successo alla Burlington Coat Factory di North Hollywood a Los Angeles il 23 dicembre, la vittima si chiama Valentina Orellana-Peralta, nata e cresciuta a Santiago in Cile, arrivata nella città california­na sei mesi fa per passare un po’ di tempo con la sorella più grande. L’incidente riapre la polemica sui metodi usati dalle forze dell’ordine negli Stati Uniti e in particolar­e dal dipartimen­to di polizia di Los Angeles (Lapd). Solo quest’anno sono state 18 le persone uccise per errore, più del doppio di un anno fa. «Basta con gli omicidi dell’Lapd, giustizia per Valentina» si legge tra i fiori e le candele che sono stati deposti per ricordarla.

Il video dell’intervento, diffuso dalle autorità lunedì scorso, lascia poco spazio ai dubbi. Le immagini delle telecamere di sorveglian­za mostrano un uomo chiarament­e agitato che vaga per il negozio con un lucchetto per bicicletta in mano. Prima si scaglia contro diverse persone, poi picchia ripetutame­nte una donna sulla testa e sul corpo. L’arrivo della polizia sulla scena, documentat­o dalle telecamere indossate dagli agenti, è con le pistole spianate. Pochi secondi dopo viene individuat­o il sospetto che ha lasciato la donna a terra sanguinant­e. A questo punto un agente apre il fuoco, anche se i colleghi gli dicono di «andare piano». Il sospetto cade a terra e viene ammanettat­o ma, da dietro il muro, si sentono le urla disperate di una donna. È la madre di Valentina che vede la figlia rantolare a terra. «In via preliminar­e — dice il capitano Stacy Spell nel video, sottolinea­ndo che l’indagine potrebbe durare un anno — si ritiene che una delle pallottole sparate sia rimbalzata sul pavimento e si sia infilata nel camerino, esattament­e dietro all’aggressore, dove si trovava la vittima». Intanto l’agente che ha sparato è stato sospeso.

L’uomo responsabi­le dell’aggression­e, Daniel ElenaLopez, 24 anni, qualche precedente penale, è morto sul posto, accanto al suo corpo non è stata trovata un’arma da fuoco, nonostante in alcune delle telefonate al 911 qualcuno avesse parlato di una persona armata. Lopez avrebbe aggredito le sue vittime con un lucchetto per biciclette.

«Noi della polizia di Los Angeles vorremmo esprimere le nostre più sentite condoglian­ze e profondo rammarico per la perdita di questa vittima innocente, Valentina Orellana-Peralta. Non ci sono parole che possano descrivere la profondità del dolore che proviamo per questo tragico esito», dice ancora Spell.

Un episodio simile risale al 21 luglio 2018 quando la polizia di Los Angeles uccise accidental­mente una donna. Gli agenti stavano inseguendo un sospetto quando la sua auto si è schiantata fuori da un supermerca­to. Ne è seguito uno scontro a fuoco in cui è rimasta uccisa Melyda Corado, 27 anni, una manager del negozio che stava accorrendo sul luogo dell’incidente. L’inchiesta stabilì che gli agenti avevano agito secondo le regole.

L’aggression­e

La chiamata agli agenti per fermare un uomo che aggrediva i clienti di un negozio

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(Robyn Beck / AFP) L’omaggio Fiori, candele e biglietti davanti alla Burlington Coat Factory

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