Corriere della Sera

Tour a Porto e Coimbra Guidati dallo spirito di Pessoa e Saramago

- Roberta Scorranese rscorranes­e@corriere.it

Per cogliere la bellezza di Porto e Coimbra, due antiche città del Portogallo, potremmo seguire il carattere dei fiumi. Il Douro, per esempio, che taglia in due la bella Porto e che nel Viaggio del Corriere dal 31 marzo al 3 aprile attraverse­remo con una piccola crociera. «Il Douro è un fiume maschio, un fiume rivoluzion­ario», diceva Miguel Torga, scrittore e poeta, portavoce di quel Portogallo del Nord che si contrappon­e a Lisbona per geografia, natura, destino.

Un fiume «maschio» che è diverso dal Mondego, quello che bagna Coimbra, dotato di un fluire più placido, forse più intellettu­ale. Ma entrambe queste due città hanno una profonda indole culturale. Sia per i riferiment­i storici che si traducono in ponti, palazzi, chiese e architettu­re civili. Sia perché hanno quell’aria irreale che permea gli scritti dei portoghesi più famosi, come

Fernando Pessoa, scrittore e poeta che trovava gli eteronimi — molto più che degli alter ego, le sue erano delle vere e proprie costruzion­i umane alle quali dava storia e verità.

Potremo allora «sdoppiarci» e diventare uno dei tanti industrial­i che hanno fatto la grandezza di Porto, simboleggi­ata dai suoi ponti, come il Dom Luis I. Potremo diventare un pellegrino che trovava rifugio nella bellissima Cattedrale o nella Igreja de São Francisco (Chiesa di San Francesco), con gli interni rivestiti in Talha dourada portoghese, cioè una speciale doratura del legno. Sembrerà di entrare in una foresta d’oro. Oppure potremo fermarci a imparare perché il vino che porta il nome della città è diventato così famoso nel mondo e qui, ancora una volta, ci verrà in aiuto il fiume: le sue sponde, verso l’interno del Paese, sono ombreggiat­e dai vigneti, molti dei quali terrazzati e a strapiombo. Seguendo il corso del Mondego, ecco Coimbra e le sue case colorate, i quartieri che si stringono come allacciati da ponti e chiese, la sua università, la più antica del Paese.

Già, questa sarà una delle tappe del nostro viaggio: l’ateneo è famoso per la Biblioteca barocca «Joanina», che conserva più di 300 mila volumi dal XVI al XVIII secolo, disposti su scaffali decorati anche qui con la Talha dourada.

Visiteremo poi il ponte pedonale Pedro e Inês, il padiglione Centro de Portugal nel Parque Verde del Mondego. Potremo scegliere come spirito guida un altro grande portoghese, José Saramago, Premio Nobel per la letteratur­a nel 1998. Nei suoi romanzi, Saramago racconta le cose più incredibil­i con un tono colloquial­e, minuto, da quotidiano. Un cronista dell’umano che ci accompagne­rà con le sue parole in un viaggio breve (o fine settimana lungo) in queste due città.

Fiumi, mari, vigneti, ponti, chiese, stadi (ci sarà una tappa nel quartiere Boavista di Porto) e palazzi saranno l’arabesco per un racconto di viaggio fatto di luce e fado.

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Vista mare Uno scorcio suggestivo della città di Porto, che si affaccia sulla costa nel nord-ovest del Portogallo
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