La regola Allarme liquidità Per quattro club mercato a rischio C’è anche la Lazio
L’indice di liquidità peserà anche a gennaio sul mercato: chi non rispetta il parametro (determinato dal rapporto tra attività e passività correnti) non potrà chiudere operazioni in entrata, a meno che prima non definisca affari in uscita o non ricapitalizzi. In occasione del Consiglio federale prenatalizio, erano sei le società non in regola. Adesso due di queste hanno sistemato la situazione: il Sassuolo (che ha anche ceduto Boga all’Atalanta) e il Genoa. Continuano invece a non rientrare nella quota stabilita dalle Noif, le Norme organizzative interne della Federcalcio, quattro club: Lazio, Bologna, Cagliari, Empoli. Eppure la Figc, per agevolare le società, ha anche abbassato l’indice di liquidità rispetto al passato, portandolo al valore di 0,6. Ma non è stato sufficiente. Giulini è pronto a intervenire personalmente, in caso di necessità, per permettere al Cagliari di prendere rinforzi (entro 10-15 giorni si confida comunque di liberarsi di Caceres e Godin, risolvendo il problema). Bologna e Empoli acquisteranno solo dopo avere ceduto, sempre che decidano di vendere, e lo stesso farà la Lazio, nonostante le pressioni di Sarri (foto) per avere almeno due nuovi giocatori: sul mercato Lazzari (lo segue il Torino) e Muriqi. Il club biancoceleste ha avuto il mercato bloccato anche l’estate scorsa finché non ha fatto partire alcuni giocatori, soprattutto Correa.