Corriere della Sera

Molecolari veloci e antigenici, nei centri privati volano i prezzi

- Sara Bettoni © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dove s’allungano le code ai punti tampone pubblici, lievita il costo dei test anti-Covid eseguiti privatamen­te. Più cari al Nord, in particolar­e in Lombardia, meno al Centro-Sud. Insieme alle farmacie, i privati sono l’approdo di chi non è disposto ad attendere ore in auto negli hub ospedalier­i, chi non riesce a prenotare il test in tempi ragionevol­i con il sistema sanitario nazionale e chi non ha sintomi né contatti con positivi ma vuole comunque essere sicuro di non aver contratto l’infezione. Oltre ai no vax che hanno bisogno del green pass. Quello del tampone è un business redditizio, in cui sono entrati anche nuovi attori (come i grandi parcheggi) vista la mole di richieste. I prezzi variano ovviamente a seconda del tipo di test. I più veloci ed economici sono quelli antigenici. Se le farmacie sono obbligate dal protocollo Figliuolo a far pagare 15 euro i tamponi validi per l’emissione del certificat­o verde, i privati che non aderiscono all’accordo stabilisco­no tariffe ben più elevate.

Negli ambulatori del Centro diagnostic­o italiano, attivo a Milano, nella provincia di Varese e in quella di Pavia, sottoporsi al tampone rapido costa 20 euro. Disponibil­ità nel giro di qualche giorno. Nelle sedi del Gruppo San Donato la tariffa è 29 euro, ma controllan­do ieri sul sito online non si trovava posto prima del 3 di gennaio. A Roma il gruppo Bios è tra i pochi che aderisce (fino al 31 dicembre) all’intesa con la struttura commissari­ale e il ministero della Salute. Le famiglie però devono sborsare di più (22 euro) se vogliono sottoporre all’analisi i figli con meno di 12 anni.

La rete ParkinGo ha riconverti­to alcuni dei suoi parcheggi vicini a stazioni, aeroporti e porti in drive-through «in collaboraz­ione con le principali aziende sanitarie e laboratori d’analisi certificat­i», si legge sul sito. Nel posteggio di Cagliari l’antigenico costa 40 euro. Già oggi si trova posto. Stesso prezzo a Bologna, ma tocca aspettare l’anno nuovo per rimediare un appuntamen­to. A Linate invece bisogna pagare 50 euro per il servizio.

Chi richiede un tampone molecolare — più affidabile — vede crescere sensibilme­nte la spesa. In Piemonte il gruppo Cdc offre l’analisi a 68 euro, Altamedica a Roma a 60 euro e con qualche ora d’attesa in più è anche in grado di dire al paziente se è stato contagiato dalla variante inglese, sudafrican­a o brasiliana del virus. A Napoli Synlab Sdn parte dai 50 euro, che diventano 100 se si vuole l’esito entro 24 ore e 110 per il referto in inglese. A Torino i poliambula­tori Larc fissano un tetto di 75 euro. È la Lombardia, che in questi giorni vede una corsa ai test e un relativo picco di contagi, la Regione in cui le strutture applicano tariffe più alte. Settanta euro in Humanitas a Rozzano (Milano), 80 al Policlinic­o San Donato, 92 nelle sedi del gruppo Habilita, 120 al Policlinic­o San Marco di Bergamo per avere il responso nell’arco di due ore. Si stanno esaurendo anche gli autotest in vendita (a 5 euro) nei supermerca­ti, in farmacia e online. E in ogni caso devono essere confermati da un tampone riconosciu­to.

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