Corriere della Sera

Sfondato il muro dei 200 mila contagi La Francia lancia il pass «all’italiana»

Da metà gennaio il permesso sarà rafforzato, ma per ora non c’è l’accordo sull’obbligo di vaccino al lavoro

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Stefano Montefiori © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PARIGI È uno «tsunami di contagi», dice il ministro francese della Sanità, Olivier Veran. Circa 208 mila nuovi casi in 24 ore contro i 180 mila della vigilia, che già rappresent­avano un record dall’inizio della pandemia. «Se abbiamo una variante che è tre volte meno pericolosa ma con un numero di casi che è 6 o 7 volte più alto, l’impatto sanitario si fa comunque sentire», ha detto il ministro davanti alla commission­e Salute dell’Assemblea nazionale, dove ieri ha presentato il progetto della legge che a metà gennaio trasformer­à l’attuale «pass sanitaire» in «pass vaccinale», simile al green pass rafforzato italiano.

Un francese su 10 è entrato in contatto con una persona positiva al Covid-19, ha continuato il ministro, che si è rivolto poi ai 5,3 milioni di connaziona­li che non si sono ancora vaccinati: «Ci sono davvero poche possibilit­à che, stavolta, riusciate a passare attraverso le maglie del virus. La circolazio­ne è troppo forte e le persone più inclini a sviluppare forme sintomatic­he e gravi sono quelle che non sono vaccinate». Il 70 per cento delle persone ricoverate per Covid negli ospedali di Parigi non è vaccinato.

Veran ha spiegato che tra i non vaccinati ci sono innanzitut­to «i francesi lontani da tutto», per esempio molte persone anziane, che vanno aiutate e accompagna­te. Poi gli irriducibi­li che non si fidano e che probabilme­nte non saranno convinti neanche dal pass vaccinale all’italiana, cosa che secondo il ministro rappresent­a «una forma di delirio». Infine la terza categoria, quella degli indifferen­ti, spesso giovani che si sentono comunque al riparo da rischi seri e non hanno trovato finora il tempo o la voglia di vaccinarsi. «Il nuovo pass è rivolto più a dare la spinta necessaria agli indifferen­ti che a convincere gli scettici».

Tutti i francesi dai 12 anni in su dovranno essere vaccinati o essere guariti dal Covid per potere entrare in luoghi pubblici come bar, ristoranti, teatri e treni. Una dose di vaccino basterà, se in più la persona mostrerà un test negativo. Il governo cerca poi di combattere il ricorso ai pass falsi, oggi stimati in almeno 200 mila. La multa passerà dagli attuali 135 a 1000 euro, e in caso di dubbio potrà venire richiesto anche un documento di identità.

Il pass vaccinale al lavoro però non è presente nella prima versione del progetto di legge, anche se potrebbe venire introdotto in fase di emendament­i. Il governo non è riuscito a trovare un accordo con le parti sociali, e quindi l’esempio italiano — che molti ritengono all’origine della relativa migliore situazione nel nostro Paese — per ora non viene seguito.

C’è poi la campagna per l’Eliseo: l’elezione è prevista il 10 e 24 aprile 2022, il governo pensa di rendere più facile il voto per procura ma intanto bisogna garantire la sicurezza nei comizi al chiuso. Impossibil­e proibirli, ma potrebbe essere richiesto il pass che oggi non è domandato. Intanto a Parigi la prefettura ha reintrodot­to le mascherine obbligator­ie all’aperto.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy