«Aperti a un nome di centrodestra? La nostra è un’identità trasversale»
La capogruppo M5S Castellone: sul Quirinale è giusto dialogare con tutti
MILANO Mariolina Castellone, capogruppo M5S al Senato, la discussione sul futuro capo dello Stato inizia a infiammare il dibattito. Voi siete pronti ad aprire anche a un nome di centrodestra?
«Saranno le elezioni del presidente della Repubblica più difficili di sempre perché si terranno in uno dei momenti più complicati della storia dal dopoguerra a oggi. Stiamo affrontando la quarta ondata pandemica e saranno necessarie nuove misure a sostegno dei lavoratori e delle categorie più colpite. In questa situazione quello che ci interessa è che il presidente della Repubblica rappresenti un altissimo profilo istituzionale e sia in grado di unire le forze politiche ma anche il Paese stesso. Del resto abbiamo sempre detto che la nostra è una identità trasversale: possiamo dire, con tutta coerenza, che le persone, come le idee, quando sono di valore riescono ad unire e si collocano al di sopra di destra e sinistra. Abbiamo accettato, non senza sofferenza e senza sacrifici, di far parte di un governo di “unità nazionale”, anche il prossimo presidente della Repubblica deve essere di “unità nazionale”».
Salvini è tornato a essere un interlocutore affidabile anche se solo per il Colle?
«Credo che di fronte a una situazione così delicata per l’Italia e per l’Europa sia giusto dialogare con tutti gli schieramenti per trovare un nome che sia il più possibile di garanzia. Questo è il principio fondante della nostra democrazia».
L’apertura a un nome di centrodestra ha provocato malumori tra gli alleati dem.
«Non si è ancora parlato di un profilo specifico. Sia noi che il Pd vogliamo le stesse cose, ossia un profilo autorevole che sia in grado di rappresentare tutti gli italiani». L’asse con il Pd traballa? «Le ripeto, sono convinta che abbiamo gli stessi obiettivi ovvero dare stabilità al Pese. Abbiamo appena oggi chiuso la legge di bilancio raggiungendo importanti obiettivi condivisi con il centrosinistra, dalla proroga del superbonus, agli interventi a favore di scuola e zone sismiche, agli incentivi per ridurre tasse e bollette. I prossimi mesi richiederanno un grande lavoro parlamentare per dare nuovi sostegni ai cittadini italiani ed affrontare un percorso di ripresa che deve rilanciare il Paese partendo dai progetti previsti nel Pnrr. Questo obiettivo ci tiene uniti».
Il confronto
Salvini è tornato a essere interlocutore affidabile? Con tutti gli schieramenti si trovi un nome il più possibile di garanzia
Il nome di Mario Draghi continua a essere al centro delle discussioni. Lei che futuro vede per il premier?
«Io non amo il totonomi, sono una scienziata e anche in questo mi piacciono le analisi basate sui dati. È innegabile che l’Italia ora abbia bisogno di stabilità e di credibilità a livello internazionale. Questo governo è nato per completare la campagna vaccinale ed attuare il Pnrr. Entrambi i percorsi sono ancora incompiuti, anzi uno, il Pnrr, è appena partito. E per questo ritengo opportuno che il presidente Draghi prosegua il lavoro intrapreso».
Si dice anche che siate pronti ad aprire alla candidatura di una donna. Nel gruppo però ci sono tensioni.
«Su quanto questo Paese abbia bisogno di più donne nelle posizioni apicali mi piacerebbe si aprisse un dibattito serio. La legge sulla parità salariale appena approvata è un bel cambio di rotta e, se permette, la mia nomina a capogruppo dei 5 Stelle in Senato credo sia emblematica di quanto noi siamo pronti a questa bella rivoluzione culturale. Ovviamente però torno a dirle che quello che più conta è un profilo di alto livello che possa dar voce a tutti gli italiani».
Vincenzo Spadafora ha attaccato la cabina di regia dei big e ha detto che il M5S potrebbe scendere sotto il 10%.
«Spadafora ha manifestato una preoccupazione personale. Il nostro compito è costruire per far sì che l’identità del movimento si rafforzi sempre di più e che questo nuovo corso torni ad appassionare chi ultimamente ha perso un po’ di entusiasmo».
C’è il rischio che il M5S si spacchi al voto sul Colle?
«Faremo un percorso di condivisione e coinvolgimento. Siamo una forza eterogenea che sa fare di questa peculiarità un valore aggiunto e non un anello di debolezza».
I dem
Noi e il Pd abbiamo lo stesso obiettivo: dare stabilità al Paese. Serve un nome autorevole che rappresenti l’Italia
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