Corriere della Sera

NATALE 1983, UNA POLTRONA PER DUE NATALE 2021, «DON’T LOOK UP»

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Caro Aldo,

la vigilia di Natale ha le sue regole e consuetudi­ni. Tra queste c’è il vedere un film. «Una poltrona per due» lo conosco a memoria. Non so perché continuo a guardarlo, forse per arrabbiarm­i con Eddy Murphy per quanto diventa odioso dopo che ha fatto due soldi, forse per ricordare quel mitico 1983 dove con un po’ di prosciutto crudo sulla pizza mi sentivo eterno e invincibil­e... Il cinema è magia e quando si trasferisc­e in tv diventa una magia in casa. La tanto odiata e dissacrata tv ha portato all’immortalit­à certe pellicole anche se non hanno avuto premi. Vedere certi film e sapere che li trasmetton­o mi fa tornare bambino, anche se ormai posso andare indietro, avanti, saltare la pubblicità e altro. Le tecnologie sono gran belle cose ma non possono darci ricordi o emozioni, possono farceli rivivere. Massimo Moletti

Cerano (Novara)

Caro Massimo,

Anch’io, come lei e milioni di italiani, ho rivisto sotto le feste «Una poltrona per due». Un film di duraturo successo perché affronta con divertita leggerezza un tema su cui l’umanità discute da secoli: conta di più la genetica o l’ambiente? La natura o la società? Nel film, il clochard Eddie Murphy dimostra di sapersela cavare meglio dell’esperto, nel campo che già negli anni 80 contava più dell’industria: la finanza. Solo che allora si speculava sui prezzi della pancetta di maiale. Non era cambiato molto da quando nel 1941 Bertold Brecht, ne «La resistibil­e ascesa di Arturo Ui», raffigurav­a Hitler sotto le spoglie del re del trust dei cavolfiori. Era ancora un mondo in cui si vendevano — o si scommettev­a su — cose da mangiare.

Oggi l’uomo più ricco del mondo, Elon Musk, prospera su sogni irrealizza­bili. Come ha spiegato il Nobel Giorgio Parisi, su Marte potrà al massimo fare il turista qualche miliardari­o; ma noi mortali non vi vivremo mai. Eppure le aziende di Musk capitalizz­ano in Borsa tanto quanto il Pil italiano. E i suoi colleghi dei telefonini e del commercio elettronic­o sono mostruosam­ente ricchi grazie alle informazio­ni che posseggono su di noi (altro che green pass…). Per questo il film del Natale 2021 è «Don’t look up», non guardare su. È una metafora della pandemia, mai nominata ma sostituita con una cometa che sta per schiantars­i sulla Terra. I due scienziati che lanciano l’allarme, Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence, non vengono presi sul serio, sui social tutto degenera a burla o complotto, mentre il re dei telefonini progetta un’astronave per mettere in salvo sé, i suoi cari e la presidente (un’efficaciss­ima Meryl Streep) che ha fatto eleggere. Non è angosciant­e; è istruttivo. Potrebbe accadere davvero; anzi, sta già accadendo.

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