Granatino canta per «Gomorra» unendo tradizione e mondo urban
La tradizione neomelodica incontra il mondo urban nella musica di Ivan Granatino, voce della «nuova» Napoli che si è fatto strada negli ultimi tempi anche grazie alla colonna sonora di Gomorra. L’artista campano, 37 anni, è infatti presente nell’ultima stagione della serie con due brani, Napule allucca e L’addore forte d’o mare e nella precedente con Tutto apposto (ma fin dall’inizio la sua musica ha accompagnato le vicende di Ciro e Genny): anche questi inediti fanno parte di Ingranaggi 2.0, repack del suo album del 2017 in versione doppia che racchiude «il mio passato ed il mio presente» e racconta la sua anima, ha spiegato: lo celebrerà live il 17 gennaio al teatro Augusteo di Napoli, prima data del suo prossimo tour. Tra gli artisti che stanno rinnovando il panorama musicale partenopeo, Granatino nei suoi pezzi spazia tra pop, dance, rap e r’n’b, con una matrice napoletana che talvolta esplode in testi in dialetto talvolta rimane più sopita. Punti fermi della sua scrittura, dice, sono «la passione, l’identità e la coerenza», soffermandosi sull’amore, sull’attualità, sulle riflessioni personali. Nato a Caserta, ha ereditato la passione per la musica dal padre, interprete di musica classica napoletana, e si è fatto conoscere al grande pubblico nel 2014 partecipando al talent The voice of Italy su Rai2. Con il ritmo reggaeton di Caramella (insieme a Bl4ir) lo scorso anno è diventato virale su TikTok, mentre complessivamente vanta 30 milioni di stream su Spotify e 86 milioni di views su YouTube. E se i suoi brani vengono spesso scelti per le colonne sonore, lui stesso ha all’attivo varie esperienze da attore, con ruoli in Ammore e malavita dei Manetti Bros e L’oro di Scampia di Marco Pontecorvo.