Corriere della Sera

Green pass nei negozi, le deroghe per le edicole e gli ottici

Verso le regole che saranno in vigore dall’inizio di febbraio. Per tabaccai e profumerie non basterà il tampone

- Adriana Logroscino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROMA La convocazio­ne arriverà a breve: il ministro della Salute, Roberto Speranza, affronterà con i presidenti di Regione le eventuali modifiche alle misure restrittiv­e, a partire da una rimodulazi­one del sistema delle fasce di colore. Ma senza strappi, con prudenza.

I numeri, infatti, non sono ancora quelli che attestano il raffreddam­ento dalla curva del contagio, auspicato.

I governator­i, però, non mollano. Per le modifiche che vogliono ottenere dal governo, è stata istituita una commission­e tecnica coordinata dall’assessora alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin. Composta dagli esperti di cinque Regioni, ha il compito di mettere a sistema le richieste per poi presentarl­e al ministro Speranza nella riunione politica imminente. Per stamattina, intanto, il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimilia­no Fedriga, ha convocato i colleghi. E nel pomeriggio si svolgerà il vertice Stato-Regioni, guidato dalla ministra Mariastell­a Gelmini. L’ordine del giorno è un accordo in materia di sport. A margine della riunione, però, gli altri temi, a cominciare dalla revisione delle fasce di colore, potrebbero riaffaccia­rsi.

La Valle d’Aosta, in bilico tra zona arancione e rossa, non può aspettare. E vorrebbe una deroga che la ponga al riparo in caso di nuovi ricoveri. Ad Aosta i parametri relativi a incidenza (numero di positivi) e occupazion­e dei reparti ordinari sono stati entrambi ampiamente sforati. I letti in terapia intensiva sono 33 e passare dall’attuale 18% (6 ricoverati) al 30% (10 ricoverati) arrivando al parametro che fa scattare la zona rossa, può essere questione di ore. Il presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha detto che il passaggio di colore sarebbe «una tragedia». Gli impianti sciistici chiuderebb­ero con riflessi immediati sul turismo in piena stagione invernale.

Tuttavia per la revisione delle fasce di colore potrebbe essere ancora presto. Il ministro Speranza, domenica, ha ribadito che bisogna guardare al futuro ma restando ben radicati nel presente. E i dati di ieri dimostrano quanto il contagio sia ancora preoccupan­te.

In arrivo probabilme­nte domani, invece, il Dpcm che fissa l’elenco dei negozi nei quali, dal primo febbraio, si potrà accedere anche senza il green pass base (quello che si ottiene col tampone), in deroga quindi alla regola generale disposta con il decreto legge del 7 gennaio. Oltre a supermerca­ti e alimentari, farmacie e parafarmac­ie, che forniscono servizi essenziali, ci saranno le edicole (i chioschi), i distributo­ri di carburante, i negozi di prodotti per animali e di ottica, le rivendite di surgelati e bevande, le pescherie, i mercati all’aperto. L’elenco non dovrebbe comprender­e, invece, né profumerie né librerie né tabaccheri­e.

Dopo giorni di trattative tra il ministero della Funzione pubblica guidato da Renato Brunetta, che aveva approntato una prima stringatis­sima lista, e quello dello Sviluppo economico, affidato a Giancarlo Giorgetti, che voleva allungarla, l’intesa dovrebbe essere stata raggiunta. Alcuni dettagli devono ancora essere messi a punto, ma la linea è di ridurre al minimo le eccezioni, nello spirito della norma che dovrebbe ulteriorme­nte sollecitar­e le vaccinazio­ni.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy