Corriere della Sera

Maxwell cede: via il segreto su otto «amici di Epstein»

I suoi legali: «La corte potrà chiedere le identità». E spunta una testimone contro Andrea

- Irene Soave

Ghislaine Maxwell «smetterà di difendere» l’anonimato di otto personaggi coinvolti nella causa intentata contro di lei da Virginia Giuffre, la grande accusatric­e del caso Epstein: Maxwell, 60 anni, ora giudicata colpevole di diversi reati sessuali tra cui il traffico di minori, finirà probabilme­nte la sua vita in carcere. Di lì smetterà — così in una lettera consegnata alla giudice federale Loretta Preska dai suoi avvocati — di tutelare l’anonimato di otto «John Doe» coinvolti nei fatti che le sono imputati. A chiedere di rivelarne le generalità sono gli avvocati di Virginia Giuffre.

«John Doe», per le donne «Jane Doe», è il nome che in gergo giuridico è attribuito, in lingua inglese, a cadaveri non identifica­ti o personaggi anonimi. «Gli otto John Doe hanno assistenza legale che può tutelare la loro riservatez­za», scrivono gli avvocati, «e Maxwell lascia alla corte la possibilit­à di richiederl­e di identifica­rli».

Sei degli otto «John Doe» si sono opposti alla pubblicità dei loro nomi, rivelano fonti di stampa: nelle carte del tribunale risulta che uno teme «imbarazzo e problemi» e un secondo immagina che sarebbe «mangiato vivo dai media, mentre voglio vivere tranquillo». Solo due hanno spiegato i legali, acconsento­no a essere citati per nome, nonostante «il comprensib­ile imbarazzo che può provocare, anche in chi non è parte in causa, l’associazio­ne alle condotte di Epstein e Maxwell». Un imbarazzo e un danno all’onore «che comunque non giustifica», continua la lettera, «la copertura di informazio­ni di questo interesse, soprattutt­o a processo penale concluso».

Politici, stelle del cinema, presidenti, nobili: le «connection­s» di Jeffrey Epstein e di Ghislaine Maxwell, invitati alle loro feste e ospiti sugli aerei privati del finanziere morto suicida in carcere nel 2019, sono sempre state molte, e della massima celebrità e importanza. E dal 2008, dopo la prima condanna a Epstein, trovato allora colpevole di adescament­o di una prostituta minorenne, la maggior parte di loro ha lottato per cancellare ogni traccia di quella frequentaz­ione ormai compromett­ente.

Dagli Usa alla Gran Bretagna. Una donna, anche lei per il momento sconosciut­a e che potrebbe aver visto il principe Andrea con Virginia Giuffre in una discoteca londinese 20 anni fa si è detta «disponibil­e» a testimonia­re nella causa di Giuffre contro il reale.

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Lo sguardo Ghislaine Maxwell con Andrea e Virginia Giuffre

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