Corriere della Sera

«Talk a cena per riscoprire il piacere della conversazi­one»

- Maria Volpe © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Dopo i mesi di lockdown, dove non si poteva vedere nessuno e andare a cena, appena si è riaperta una finestra, mi son detta: voglio fare una cosa diversa». Maria Latella, volto di SkyTg24, giornalist­a di razza, intervista­trice che non fa sconti, toccata come tutti noi da due anni di pandemia, ha deciso di cedere qualche centimetro di notizie, in cambio di relax e piacevolez­za. E così da domani, ogni giovedì alle 21, su SkyTg24 inaugura «A cena da Maria Latella» un dinner-talk.

«Ho sentito il bisogno di ritrovare il piacere della conversazi­one. Dopo due anni la cena è diventata un elemento prezioso, se ne fanno poche e bisogna godersele. Ho deciso di portare una cena in tv e non per il piacere dell’intervista — questo lo faccio da 17 anni su Sky — ma proprio per la conversazi­one, lo scambio, la voglia di ascoltare l’interlocut­ore, il piacere della tavola». Si sa, una cena per riuscire ha bisogno anche della giusta alchimia tra i commensali che vanno scelti con cura e cognizione di causa. Concorda Latella che spiega: «Domani sera i miei ospiti sono Carlo Calenda, Giancarlo Leone, Roberta Pinotti, Giancarlo De

Cataldo e ciascuno ha qualcosa da dire sul tema Quirinale. E’ stato davvero gradevole». Giancarlo Leone, figlio dell’ex Presidente della Repubblica ha vissuto sei anni e mezzo al Quirinale quando era bambino e ricorda quegli splendidi banchetti a cui però non poteva partecipar­e; Pinotti, sette anni fa, era una delle candidate al Quirinale («le donne sempre evocate e mai votate» commenta ironica Latella) e confessa che emozioni ha provato allora; De Cataldo, magistrato e scrittore, ha realizzato un documentar­io su Pertini e proprio sulle mani di Pertini ha prestato il suo giuramento; e «Calenda ha una sua particolar­ità legata alla elezione del Presidente, che svelerà nel corso della puntata».

E la cena è proprio vera: «Tutto si svolge in una vera casa, e l’appartamen­to è molto simile al mio. Ho deciso di far preparare la cena non a grandi chef, ma ai ragazzi dell’Istituto Tecnico Alberghier­o Amerigo Vespucci di Roma. Mi piaceva dare una chance a questi ragazzi che sono stati bravissimi». E’ molto diverso fare una intervista a due e un talk dinner? «E’ diversissi­mo. Nelle interviste ci si da del lei, qui ci diamo del tu e qui non c’è un conduttore, si chiacchier­a tra ospiti. E non c’è ansia da prestazion­e».

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Giornalist­a Maria Latella è nata a Reggio Calabria, il 13 giugno 1957

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