Corriere della Sera

Delitto e castigo

I rossoneri cercano di andare oltre la beffa con lo Spezia, gli arbitri ringrazian­o Serra pagherà l’errore contro il Milan: sosta forzata e B anche per proteggerl­o Ibra: «Hai sbagliato come sbaglio io»

- Carlos Passerini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La rabbia non passa. Anche se è trascorso un giorno e mezzo, anche se è già ora di pensare al prossimo giro di giostra, e che giro, domenica sera con la Juventus. La testa di tutti in casa Milan è ancora lì, al minuto 92 della folle serata contro lo Spezia: troppo grave l’errore dell’arbitro Serra, che con quel fischio assurdo rischia d’aver compromess­o non solo il piano scudetto rossonero, già parecchio in salita di suo, ma anche la corsa salvezza. Non che il colpevole se la passi meglio, anzi: l’Aia, che già giovedì sera aveva immediatam­ente ammesso l’errore con i dirigenti milanisti, lo fermerà per diverse settimane per poi retroceder­lo almeno temporanea­mente in serie B. Più che una punizione, il designator­e Rocchi la considera una tutela nei confronti di un ragazzo che viene definito ancora provatissi­mo, che si è subito accorto dell’errore tanto da aver immediatam­ente chiesto scusa ai giocatori del Milan, già in campo. Dopo il caos di questi giorni, è il saggio ragionamen­to di Rocchi, un po’ di riposo e qualche partita con meno riflettori puntati gli farà bene.

Stasera però sarà al suo posto alla Var in Sassuolo-Cagliari, ottavi di Coppa Italia: una scelta precisa e condivisib­ile quella di confermare la designazio­ne, già stabilita da giorni. La prova del fatto che i vertici arbitrali, pur ammettendo l’errore e prendendo gli inevitabil­i provvedime­nti, fanno quadrato attorno al loro uomo, che con i suoi 39 anni è uno dei molti giovani del nuovo corso. Il messaggio è chiaro: il progetto di ricambio generazion­ale, necessario anzi inevitabil­e dopo che negli ultimi anni molti elementi esperti del calibro di Calvarese o Rocchi stesso hanno smesso per limiti di età, non subirà modifiche. Certo, la coperta è corta e l’esperienza limitata: si sapeva.

Tutti, dentro al palazzo arbitrale, a partire dal presidente Trentalang­e, hanno sinceramen­te apprezzato l’atteggiame­nto del Milan, con Pioli e i dirigenti che hanno evitato polemiche sguaiate. A colpire è stato però soprattutt­o il gesto di Ibrahimovi­c e di quattro-cinque suoi compagni, che nel dopo partita sono andati nello spogliatoi­o a rincuorare un Serra in lacrime e ancora sotto choc. Un’immagine che vale più di mille parole, specie di questi tempi, con i giovani arbitri sempre più spesso vittime di vergognose aggression­i durante le partite dei campionati giovanili o dilettanti­stici. È proprio per questo che sempre meno ragazzini scelgono di arbitrare. Una problemati­ca ancora troppo sottovalut­ata e che per Trentalang­e è giustament­e la battaglia più importante. È proprio a causa di questa crisi di vocazione e del conseguent­e buco nelle designazio­ni, per intenderci, che lo stesso Serra a settembre era andato a dirigere come volontario una partita di Terza categoria dell’hinterland torinese.

Le parole più intense, nella pancia di San Siro, sono arrivate da Florenzi e Ibrahimovi­c. Lo svedese, quasi coetaneo dell’arbitro, era fra i più colpiti: «Tranquillo, sbagli tu come sbaglio io» la sostanza del suo discorso. «Non crocifiggi­amolo, probabilme­nte era quello più dispiaciut­o di tutti» ha ribadito a MilanTv ieri Calabria, che ha poi puntualizz­ato un aspetto fondamenta­le: «Abbiamo sbagliato troppo». Bravo: fischio o non fischio, andava chiusa prima.

 ?? (LaPresse) ?? Le scuse L’arbitro Marco Serra, 39 anni, chiede scusa ai giocatori milanisti subito dopo il fischio che ha cancellato il gol del 2-1
(LaPresse) Le scuse L’arbitro Marco Serra, 39 anni, chiede scusa ai giocatori milanisti subito dopo il fischio che ha cancellato il gol del 2-1

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