Juve avanti in Coppa Segna anche Dybala e questa volta esulta
Resistenza debole della Samp che aspetta Giampaolo
TORINO Anche stavolta il primo a segnare è quello con la fascia da capitano e il contratto in scadenza, con l’Inter in agguato. Però non è Paulo Dybala, come tre giorni prima contro l’Udinese, ma Juan Cuadrado che su punizione e con l’aiuto del portiere mette la strada in discesa per la Juventus nell’ottavo di Coppa Italia contro la Sampdoria. A differenza della Joya triste, il colombiano esulta eccome, con il consueto balletto caraibico.
Dopo il raddoppio di testa di Rugani su cross di Arthur e il diagonale teso del 2-1 di Conti, Dybala però si alza dalla panchina e toglie dal congelatore i cinquemila tifosi presenti, realizzando subito il gol della tranquillità: Locatelli intercetta il passaggio del portiere, regalando al numero 10 un rigore in movimento, impossibile da sbagliare.
E stavolta l’argentino esulta con trasporto e con il sorriso, mentre il pubblico canta «Paolino resta a Torino». La Joya cede il rigore del 4-1 a Morata (fallo di Augello su Aké), per il trionfo dei buoni sentimenti e l’approdo morbido ai quarti, dove la squadra di Allegri (ieri squalificato) aspetta la vincente di Sassuolo-Cagliari. La Samp, che ha cacciato D’Aversa e mandato in panchina il tecnico della Primavera, Felice Tufano, aspetta invece il Giampaolo-bis: oggi la firma.
Per l’autografo sul contratto di Dybala bisogna aspettare di più. L’a.d. Maurizio Arrivabene prima della partita non commenta la reazione polemica di sabato da parte del giocatore e rimanda l’incontro sul rinnovo del contratto al mese prossimo, nella speranza che tenere sulla corda uno dei leader non si riveli controproducente: a giudicare dalla verve con cui è entrato ieri Dybala si direbbe il contrario, ma sarà il mini ciclo contro Milan, Verona, Atalanta e Torino a dare un quadro più completo. «Non c’è solo Dybala — ricorda Arrivabene — abbiamo in ballo anche i rinnovi di Cuadrado, Perin, Bernardeschi e De Sciglio. Paura che possano inserirsi altre squadre? Non penso, sono giocatori con i quali abbiamo un ottimo rapporto, sono molto legati alla Juventus. E a febbraio faremo con calma quello che dovremo fare».
Paolo Tomaselli