Macron indica la strada all’Europa «Armiamoci per essere indipendenti»
Il presidente francese propone di rendere «più esplicito» il diritto all’aborto nella Carta dei diritti
STRASBURGO Attualizzare la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue «per rendere più espliciti la protezione dell’ambiente e il riconoscimento del diritto all’aborto». Impegnarsi con la Germania per riconoscere il diritto di iniziativa legislativa al Parlamento europeo, che attualmente non ha. L’annuncio di una proposta europea, che sarà presentata nelle prossime settimane, per un nuovo ordine di stabilità e sicurezza da condividere con la Nato e da sottoporre a un negoziato con la Russia. Il presidente francese Emmanuel Macron parla davanti al Parlamento Ue per l’inizio della presidenza francese di turno del Consiglio dell’Ue.
Il riferimento all’aborto non è casuale. Due giorni fa il Parlamento Ue ha eletto la maltese del Ppe Roberta Metsola al più alto scranno dell’Aula grazie anche al sostegno di Renew Europe e Malta è l’unico Paese in Europa in cui l’aborto è illegale, posizione difesa in passato da Metsola che le è valsa molte critiche (nel suo discorso di insediamento ha però detto che rappresenterà d’ora in poi le posizioni del Parlamento Ue). E sul riferimento alla protezione ambientale, Macron è criticato per la sua strenua difesa dell’energia nucleare, che è stata inserita dalla Commissione nella tassonomia verde (l’atto delegato deve essere ancora adottato dall’esecutivo comunitario ma sta già creando grandi polemiche).
La campagna elettorale, in corso in Francia per le presidenziali, si è trasferita in parte in Aula e in alcuni botta e risposta con dei deputati. Macron ha indicato le priorità francesi per l’Ue che si sviluppano attorno al concetto di sovranità europea, che Parigi vuole recuperare in ogni ambito. Si parte dalla difesa dello Stato di diritto e lo sforzo deve essere di «riconvincere i popoli che se ne sono allontanati». Il discorso, in cui non viene mai menzionata la riforma del Patto di stabilità (Macron ha risposto poi a una domanda invocando «una nuova politica degli investimenti»), sviluppa le «tre grandi promesse» della costruzione europea: democrazia, progresso condiviso e pace, intesa anche come sicurezza. «L’Europa si deve armare» ha detto Macron «per assicurare la sua indipendenza in questo mondo, per non subire le scelte degli altri, per essere libera». Parigi presenterà anche una riforma dello spazio Schengen per una migliore protezione della libera circolazione e delle frontiere esterne. Punterà a partenariati con i Paesi di origine e transito dei migranti. Spingerà per l’adozione della bussola strategica che prevede anche una forza di intervento rapido. È poi fondamentale una «nuova alleanza» con l’Africa. Ha quindi aperto all’adesione dei Balcani occidentali ma prima bisogna «ripensare le nostre regole in profondità per poter decidere in modo più veloce». Serve «audacia» per portare avanti il progetto europeo e «la chiave del successo» è per Macron «la nostra capacità di rendere un sogno possibile».
Nucleare e ambiente Bisogna rendere più esplicita la protezione dell’ambiente
Immigrazione Serve una nuova alleanza con l’Africa contro l’immigrazione illegale
Patto di stabilità Una nuova politica di investimenti. Propongo una riunione a marzo