Kiev, Berlino e Ginevra La missione di Blinken per evitare la guerra «Guardia alta e dialogo»
Il segretario di Stato Usa: aiuti militari all’Ucraina
STRASBURGO «Non vi fate dividere da Mosca. Sono venuto qui a portarvi l’incrollabile sostegno degli Stati Uniti», dice Tony Blinken al presidente ucraino Volodymyr Zelenskij. Ricomincia da Kiev, passa oggi da Berlino e culmina domani a Ginevra, la nuova offensiva diplomatica del segretario di Stato americano, che sul Lemano vedrà il ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov.
Ma proseguire il dialogo con la Russia, secondo Blinken, non significa abbassare la guardia, di fronte alla crisi e alla realtà del campo, che vede Putin «in grado di raddoppiare con breve preavviso» i 100 mila soldati già schierati al confine con l’Ucraina e quindi è in posizione di «lanciare nuove azioni aggressive» contro Kiev. Per questo il capo della diplomazia Usa ha fatto precedere dalla doppia visita l’incontro con Lavrov, il primo a questo livello dalla ripresa dei colloqui. Agli ucraini ha confermato nuovi aiuti militari per 200 milioni di dollari, destinati a rafforzarne le capacità difensive. Con gli alleati tedeschi, Blinken intende mostrare l’unità del fronte occidentale nel sostenere l’Ucraina e la sua sovranità.
Il governo tedesco ha già segnalato una posizione più ferma verso Mosca. La ministra degli Esteri, Annalena Baerbock, nella sua visita a Mosca, e soprattutto il cancelliere Scholz, hanno parlato di «costi altissimi», che la Russia pagherebbe in caso di un attacco. Per la prima volta, Scholz non ha escluso che anche il blocco del gasdotto Nord Stream 2 possa far parte delle misure di ritorsione: «Spero — ha detto ieri il cancelliere al Forum di Davos — che i russi capiscano che i vantaggi della cooperazione superano il prezzo di una ulteriore confrontazione».
La necessità di «sanzionare efficacemente ogni violazione di sovranità» è stata ribadita anche da Emmanuel Macron al Parlamento europeo, nelle dichiarazioni programmatiche della presidenza francese dell’Ue. Il capo dell’Eliseo ha confermato che Parigi e Berlino lavorano al rilancio del formato Normandia, i colloqui di pace con Kiev e Mosca, per far rispettare in pieno gli accordi di Minsk. Macron ha anche annunciato una imminente «proposta europea per un nuovo ordine di stabilità e sicurezza sul Continente», in coordinamento con la Nato, che poi dovrebbe diventare oggetto di negoziato con i russi. Blinken, che lunedì prossimo parteciperà in videoconferenza al Consiglio Esteri dell’Ue in programma a Bruxelles, si è mostrato piuttosto cauto sull’esito del vertice di domani a Ginevra. Il segretario di Stato ha detto chiaramente che la delegazione americana non porta alcuna risposta scritta alle richieste di Mosca, come invece vorrebbero i russi. Fra queste, l’impegno a non ammettere mai l’Ucraina nella Nato. «Dobbiamo vedere dove siamo e se ci sono ancora opportunità per una soluzione diplomatica e pacifica», ha spiegato Blinken.
Anche i russi, che comunque insistono nel sollecitare una risposta formale, lanciano segnali in apparenza distensivi: «Quello di Ginevra è un incontro importante», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov.