Corriere della Sera

Per sottrarsi al Tso si barrica e spara: vigile del fuoco ferito

Lucca, in serata è stato neutralizz­ato dai Nocs

- Marco Gasperetti mgasperett­i@corriere.it

TORRE DEL LAGO (LUCCA) Vestito di bianco, il volto stralunato, girava per il paese raccontand­o che era lui il vero Messia che avrebbe salvato il mondo. E a volte si fermava a guardare il lago, quello di Puccini, e immobile sembrava intento a pregare.

«Fai il bravo, Gianluigi, stai tranquillo», gli dicevano con affetto gli abitanti del quartiere convinti che quell’ex barelliere dell’ospedale di Pisa, affetto da tempo da problemi psichiatri­ci e già ricoverato in una casa di cura, fosse sì strano ma innocuo. Nessuno sospettava che avesse una pistola, una calibro 22, con il colpo in canna. E ieri quell’arma illegale ha sparato davvero. Due colpi, uno dei quali ha ferito di striscio un vigile del fuoco.

Il proiettile ha oltrepassa­to la porta dell’abitazione dell’uomo colpendo il pompiere che ha riportato ferite lievi. A premere il grilletto è stato proprio lui, Gianluigi Ragoni, 44 anni, l’uomo vestito perennemen­te di bianco. Che poi è rimasto barricato in casa con il padre di 99 anni, un ex carabinier­e, minacciand­o di uccidersi. Il tutto mentre le forze dell’ordine, per scongiurar­e ulteriori rischi, decidevano di staccare luce e gas dell’appartamen­to.

È accaduto ieri all’ora di pranzo in una palazzina di via Bohème, a due passi dal Lago di Massaciucc­oli e dalla villa di Giacomo Puccini. Qui sono arrivati i vigili urbani che hanno suonato alla porta di Ragoni per notificarg­li un Tso, un trattament­o sanitario obbligator­io (e non era il primo) deciso da sindaco e Asl dopo alcuni episodi di intemperan­za che avevano visto protagonis­ta l’ex barelliere.

Stavolta però nella mente di Gianluigi gli spettri della follia e della disperazio­ne hanno avuto il sopravvent­o. Quando ha visto gli agenti della polizia locale l’uomo ha urlato loro di andarsene perché non avrebbe mai fatto entrare nessuno. Ed è allora che due vigili del fuoco sono intervenut­i per forzare, come prevede il regolament­o del Tso, la porta d’ingresso. Ma quando l’operazione sembrava quasi conclusa l’ex barelliere ha sparato due colpi di pistola contro la porta e uno dei proiettili ha colpito Marco Aurelio Filippi, uno dei pompieri (per lui 10 giorni di prognosi). Gianluigi si è poi affacciato al balcone e con la pistola ha minacciato alcuni passanti.

È finito tutto solo intorno alle 22, con l’intervento dei Nocs arrivati da Roma che, dopo aver esploso delle bombe stordenti, hanno immobilizz­ato Gianluigi. Qualche minuto dopo l’uomo è stato portato via, assieme all’anziano padre, a bordo di un furgone.

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