Per sottrarsi al Tso si barrica e spara: vigile del fuoco ferito
Lucca, in serata è stato neutralizzato dai Nocs
TORRE DEL LAGO (LUCCA) Vestito di bianco, il volto stralunato, girava per il paese raccontando che era lui il vero Messia che avrebbe salvato il mondo. E a volte si fermava a guardare il lago, quello di Puccini, e immobile sembrava intento a pregare.
«Fai il bravo, Gianluigi, stai tranquillo», gli dicevano con affetto gli abitanti del quartiere convinti che quell’ex barelliere dell’ospedale di Pisa, affetto da tempo da problemi psichiatrici e già ricoverato in una casa di cura, fosse sì strano ma innocuo. Nessuno sospettava che avesse una pistola, una calibro 22, con il colpo in canna. E ieri quell’arma illegale ha sparato davvero. Due colpi, uno dei quali ha ferito di striscio un vigile del fuoco.
Il proiettile ha oltrepassato la porta dell’abitazione dell’uomo colpendo il pompiere che ha riportato ferite lievi. A premere il grilletto è stato proprio lui, Gianluigi Ragoni, 44 anni, l’uomo vestito perennemente di bianco. Che poi è rimasto barricato in casa con il padre di 99 anni, un ex carabiniere, minacciando di uccidersi. Il tutto mentre le forze dell’ordine, per scongiurare ulteriori rischi, decidevano di staccare luce e gas dell’appartamento.
È accaduto ieri all’ora di pranzo in una palazzina di via Bohème, a due passi dal Lago di Massaciuccoli e dalla villa di Giacomo Puccini. Qui sono arrivati i vigili urbani che hanno suonato alla porta di Ragoni per notificargli un Tso, un trattamento sanitario obbligatorio (e non era il primo) deciso da sindaco e Asl dopo alcuni episodi di intemperanza che avevano visto protagonista l’ex barelliere.
Stavolta però nella mente di Gianluigi gli spettri della follia e della disperazione hanno avuto il sopravvento. Quando ha visto gli agenti della polizia locale l’uomo ha urlato loro di andarsene perché non avrebbe mai fatto entrare nessuno. Ed è allora che due vigili del fuoco sono intervenuti per forzare, come prevede il regolamento del Tso, la porta d’ingresso. Ma quando l’operazione sembrava quasi conclusa l’ex barelliere ha sparato due colpi di pistola contro la porta e uno dei proiettili ha colpito Marco Aurelio Filippi, uno dei pompieri (per lui 10 giorni di prognosi). Gianluigi si è poi affacciato al balcone e con la pistola ha minacciato alcuni passanti.
È finito tutto solo intorno alle 22, con l’intervento dei Nocs arrivati da Roma che, dopo aver esploso delle bombe stordenti, hanno immobilizzato Gianluigi. Qualche minuto dopo l’uomo è stato portato via, assieme all’anziano padre, a bordo di un furgone.