Corriere della Sera

La campioness­a paralimpic­a: le mie foto sul sito d’incontri

Pavia, furto d’identità sul web per Monica Boggioni tre volte bronzo nel nuoto ai Giochi di Tokyo

- Eleonora Lanzetti

PAVIA «Ciao, ho visto le tue foto su un sito d’incontri e vorrei conoscerti meglio, ci stai?».

Il tenore dei messaggi inviati a Monica Boggioni, tre volte medaglia di bronzo nel nuoto alle Paralimpia­di di Tokyo 2020, era più o meno questo. Peccato che, come spiegato anche ai carabinier­i che hanno raccolto la segnalazio­ne dell’atleta, lei non avesse alcun profilo su queste piattaform­e dove gente da tutta Italia inizia la chiacchier­a finalizzat­a all’appuntamen­to.

«La mia notorietà dopo le gare è ovviamente aumentata. Non mi sento una vip, ma sto molto attenta a ciò che pubblico della mia vita privata sui social — spiega adesso la nuotatrice —. Di certo non ho aperto profili su siti di incontri».

Una vicenda che Monica Boggioni vuole archiviare, dedicando il suo tempo e la sua grinta ad altro, come il tirocinio universita­rio e gli allenament­i in piscina in vista di altri traguardi da raggiunger­e, ma che ha turbato per qualche ora il fine settimana scorso.

Due ragazzi hanno contattato l’atleta pavese in privato, su Messenger e su Instagram, chiedendol­e di poterla «conoscere meglio», insomma in maniera più approfondi­ta. Le sue foto, così l’hanno agganciata, si trovavano sui profili di piattaform­e molto note (che Monica nemmeno conosce, tanto da sbagliare nel pronunciar­e i nomi mentre racconta la vicenda, ndr). Il sospetto che le sue fotografie stessero girando in Rete lo aveva avuto domenica mattina: un amico invia a Monica il link di una pagina fake su Facebook: «Mi hanno fatto notare che qualcuno aveva preso alcune mie foto e aperto una pagina. Non si trattava di una fan page o di un gruppo di sostenitor­i: questa persona si spacciava per la sottoscrit­ta. Ho inviato subito la segnalazio­ne e tutto sembrava risolto». Così in realtà non è stato perché le foto dell’atleta paralimpic­a azzurra erano già finite sui siti di incontri.

Nel giro di poche ore Monica viene contattata da due ragazzi interessat­i a lei: «Ho ricevuto due messaggi da due persone diverse su Facebook e Instagram, che dicevano di volermi conoscere dopo aver visto le mie foto e il mio profilo su siti di incontri. Quali foto? Mi sono chiesta. Lì per lì ho pensato di aver cliccato inavvertit­amente su un link spam, ma ho preferito comunque avvisare l’avvocato». Dopo quei messaggi, ai quali la nuotatrice non ha risposto, non c’è stato alcun seguito. «Ora mi voglio soltanto dedicare agli studi in genetica medica e alla preparazio­ne per i Mondiali di nuoto a Madeira, a giugno».

Ma sul furto d’identità ora i carabinier­i di Pavia, che hanno ricevuto la segnalazio­ne da parte dei legali della nuotatrice, dovranno far luce per risalire ai responsabi­li.

 ?? ?? In acqua Monica Boggioni, 23 anni, in piscina al Tokyo Aquatics Center durante le Paralimpia­di dell’estate scorsa (Getty)
In acqua Monica Boggioni, 23 anni, in piscina al Tokyo Aquatics Center durante le Paralimpia­di dell’estate scorsa (Getty)

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