Gli ostacoli esterni Poi le mire del suo leader
Non è la prima volta che si parla di Giancarlo Giorgetti come il primo, possibile premier di stampo leghista. Ma sembra più un esercizio di stile che una prospettiva concreta. Difficile che gli altri partiti gli diano il via libera. E anche se all’interno dell’area del suo partito gode del sostegno dei governatori e degli imprenditori del Nord, il capo resta pur sempre Matteo Salvini. Il leader non crede che Berlusconi abbia chance di salire al Colle, ma non ha ancora del tutto rinunciato al tentativo di avere un presidente del centrodestra. E se invece dovesse favorire l’ascesa di Draghi, il suo primo desiderio sarebbe quello di prendere per sé l’Interno, magari attraverso il suo uomo ora sottosegretario, Nicola Molteni. Partita non facile. Il Pd è già sulle barricate per impedire che la Lega possa fare campagna elettorale dal colle del Viminale. Ma comunque, non dovesse restare Luciana Lamorgese, si tenderebbe a cercare il sostituto tra i prefetti.