Corriere della Sera

«Ivanka collabori con noi» Ora l’indagine sul 6 gennaio arriva alla figlia di Trump

E la Corte suprema dà l’ok sui dossier «scottanti»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

WASHINGTON La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto ieri la richiesta di Donald Trump. L’ex presidente aveva fatto ricorso per impedire la consegna alla Commission­e di inchiesta sul 6 gennaio di documenti considerat­i utili per le indagini.

Nello stesso tempo l’organismo insediato dalla Speaker Nancy Pelosi ha inviato una lettera a Ivanka Trump, sollecitan­done la collaboraz­ione. Liz Cheney, repubblica­na e vice presidente della Commission­e, aveva spiegato nei giorni scorsi: «Sappiamo che Ivanka entrò almeno due volte nello Studio Ovale per convincere suo padre a fermare le violenze a Capitol Hill».

Finora la famiglia Trump si è rifiutata di cooperare in alcun modo con i parlamenta­riinquiren­ti. Anzi sabato scorso, 15 gennaio, nel comizio a Florence, in Arizona, l’ex presidente aveva definito il lavoro della Commission­e «l’ennesima caccia alla streghe» nei suoi confronti. E il nome di Liz Cheney è stato tra i più fischiati dai supporter.

L’inchiesta, però, va avanti. La decisione della Corte Suprema rappresent­a un colpo per la strategia ostruzioni­sta di Trump. Otto giudici su nove si sono trovati d’accordo sul principio base: un ex capo dello Stato non può invocare il cosiddetto «privilegio presidenzi­ale» per impedire la consultazi­one di carte e file da parte del Congresso. Tra i sei giudici conservato­ri, si è dissociato solo Clarence Thomas. Tutti gli altri hanno bocciato la tesi trumpiana, compresi i tre magistrati scelti dallo stesso ex presidente: Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett. La Corte Suprema ha sempre dato torto a Trump su tutto ciò che riguarda le elezioni 2020 e ora l’assalto a Capitol Hill.

Gli Archivi federali hanno subito iniziato a inviare il materiale alla Commission­e: pro memoria, messaggi tra i consiglier­i della Casa Bianca e così via.

Intanto la Procura distrettua­le di Fulton County, ad Atlanta, ha chiesto la convocazio­ne di un grand jury per indagare sulle manovre di Trump per rovesciare i risultati elettorali in Georgia.

 ?? ?? Padre e figlia L’allora presidente Donald Trump e la figlia prediletta Ivanka, all’epoca sua consiglier­a, nella East Room della Casa Bianca. Ivanka è ora coinvolta nelle indagini per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio scorso ed è stata invitata a collaborar­e
Padre e figlia L’allora presidente Donald Trump e la figlia prediletta Ivanka, all’epoca sua consiglier­a, nella East Room della Casa Bianca. Ivanka è ora coinvolta nelle indagini per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio scorso ed è stata invitata a collaborar­e

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