Corriere della Sera

Bollette e ristori, il pressing sul Tesoro per i fondi

Draghi incontra Bonomi. Verso un intervento di 4 miliardi per famiglie e imprese

- Andrea Ducci © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La discussion­e sulle nuove misure necessarie a contenere i rincari delle bollette di gas e luce è proseguita per buona parte della giornata di ieri. Una lunga riunione tecnica a Palazzo Chigi è servita a individuar­e le soluzioni da inserire nel provvedime­nto, da giorni richiesto sia dalle forze di maggioranz­a sia dal mondo delle imprese e delle attività produttive. Non a caso il consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto varare il nuovo decreto Ristori e il pacchetto di misure per mitigare il caro bollette è slittato a oggi. La difficoltà di reperire le risorse senza ricorrere a uno scostament­o di bilancio è stato il principale ostacolo. Le indicazion­i arrivate dei ministri Giorgetti, Franco e Cingolani, le valutazion­i dei tecnici e le sollecitaz­ioni politiche sono confluite in un pacchetto di interventi che dovrebbe garantire circa 4 miliardi di euro. Risorse che andrebbero così ad aggiungers­i ai 3,8 miliardi già stanziati nella legge di Bilancio. Per disporre di ulteriori 4 miliardi il governo farà ricorso agli incassi delle aste per le emissioni di Co2, che valgono circa 1,5 miliardi, mentre circa 2,5 miliardi verrebbero recuperati dalla cartolariz­zazione di alcuni oneri di sistema. Esclusi per ora interventi come la tassazione degli extra profitti delle imprese energetich­e, l’utilizzo delle riserve strategich­e di gas, l’aumento della produziona­le nazionale di gas, la riduzione degli incentivi sul fotovoltai­co, misure che, invece, potrebbero essere adottate nei prossimi mesi se i prezzi dei beni energetici continuera­nno ad aumentare. Uno scenario (probabile) discusso ieri dal premier Mario Draghi nell’incontro con il presidente di Confindust­ria, Giuseppe Bonomi, che è tornato a chiedere interventi struttural­i e urgenti al governo. Una sollecitaz­ione arrivata anche da Andrea Cafà, presidente di Cifa Italia. «Servono politiche energetich­e che accrescano la capacità di sfruttamen­to delle fonti interne di energia».

Questa mattina è, intanto, fissata una cabina di regia tra il premier e i capi delegazion­e della maggioranz­a in vista del consiglio dei Ministri che, oltre al tema bollette, si appresta a varare il decreto Ristori ter con misure per circa 1,3 miliardi. Tra gli interventi figura la proposta del ministro Giorgetti per un fondo da 360 milioni destinato al rilancio del commercio al dettaglio. Previsti anche contributi a fondo perduto per le imprese con ricavi sotto i 2 milioni nel 2019 e un calo di fatturato nel 2021 di almeno il 30% rispetto al 2019. Nel decreto ci sono inoltre 200 milioni per il trasporto pubblico locale, 230 milioni per il fondo turismo e ulteriori 128 milioni sotto forma di credito di imposta per agenzie di viaggio e tour operator. Fondi anche per librerie, cinema, teatri, sport e discoteche.

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Il ministro dell’Economia, Daniele Franco. Il Consiglio dei ministri, oltre al tema bollette, si appresta a varare il decreto Ristori ter con misure per 1,3 miliardi

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