Corriere della Sera

Crono, muri e volate La Tirreno-Adriatico cambia format per crescere ancora

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Tra ritorni al passato (l’ultima tappa per i velocisti a San Benedetto Del Tronto), novità (si parte con una crono, ma individual­e, dal Lido di Camaiore) è stata presentata ieri ad Ancona la 57ª Tirreno-Adriatico, da anni ormai la più qualificat­a e prestigios­a corsa a tappe «breve» del calendario ciclistico mondiale e quella col parco corridori più importante. Sette tappe (da lunedì 7 marzo a domenica 13), con le due centrali adatte ai velocisti ma che si prestano anche a colpi di mano, una frazione per finisseur con arrivo sullo strappo di Bellante, la tradiziona­le e severa corsa dei «muri» nelle Marche da Sefro a Fermo e una tappa di montagna che prevede la doppia scalata del Monte Carpegna. Non ci sono arrivi in quota ma in quasi 1.100 chilometri di percorso ci sarà da sudare per assicurars­i il Tridente che lo scorso anno andò a Tadej Pogacar (foto) dopo una lotta con Wout Van Aert. Per Mauro Vegni, direttore corse di Rcs Sport «finalmente dopo molti anni la Tirreno si concluderà in un giorno festivo, domenica 13 marzo, anziché di martedì come nel recente passato. Nuove località e nuovi sponsor hanno deciso di legarsi alla corsa e questo ci dice della bontà del progetto». Per Francesco Acquaroli, governator­e delle Marche, la corsa «sarà un bel biglietto da visita per la nostra regione che punta anche sullo Sport per promuovere le proprie bellezze e peculiarit­à».

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