Corriere della Sera

L’indice Rt in discesa dopo 12 settimane Altre quattro regioni in zona arancione

I dati dell’Iss confermano che la curva rallenta. Più pressione sui reparti ordinari, meno sulle intensive. Vaccini, 150 milioni per il fondo indennizzi

- di Adriana Logroscino

ROMA Rallenta, dopo 12 settimane di crescita, il contagio che nell’ultimo mese era esploso. Il numero di positivi per 100 mila abitanti, la cosiddetta incidenza, si è stabilizza­to a 2011. L’Rt, l’indice di trasmissib­ilità del virus, dopo un mese di costante aumento, nell’ultima settimana è sceso, passando da 1,56 a 1,31. Il Covid circola un po’ meno in tutte le fasce di età, a eccezione di quella dei neonati e dei bambini fino a 9 anni. Sono tutti segnali della attesa inversione di tendenza. Sebbene, avvertono i tecnici del ministero, l’Italia sia ancora in una «situazione epidemica acuta».

Regioni in arancione

Gli effetti di questo cambio di passo, naturalmen­te, si vedranno più in là, quando anche gli ospedali inizierann­o a svuotarsi. Ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le ordinanze per cui lunedì altre due regioni, Puglia e Sardegna, lasceranno la zona bianca per la gialla, e quattro, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Piemonte e Sicilia raggiunger­anno la Valle d’Aosta in zona arancione. Sono ancora sette le regioni a rischio alto (Abruzzo, Calabria, Campania, Liguria, Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto).

E sorvegliat­o speciale resta il tasso di occupazion­e degli ospedali da cui dipende il passaggio da una fascia di colore all’altra. Nei reparti ordinari i malati di Covid sono il 31,6%, oltre duemila in più della settimana precedente (27,1%). Nelle terapie intensive, invece, sono un po’ meno: dal 17,5% di sette giorni fa si è passati al 17,3%. «L’impegno degli ospedali è ancora molto significat­ivo», ha spiegato nella consueta sintesi del monitoragg­io, Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss.

Il bollettino quotidiano

Per veder calare i numeri dei ricoverati per Covid serve tempo, la curva deve continuare a scendere, senza colpi di coda. Il bollettino quotidiano per ora conferma la tendenza. I nuovi positivi comunicati ieri sono stati 179.106, cioè quasi diecimila in meno del giorno prima. Ma un iniziale migliorame­nto si apprezza anche confrontan­do il dato con quello di sette giorni prima: i contagi rilevati erano stati circa settemila di più e anche il tasso di positività era appena più alto (16,4% allora, 16% ieri). Sono ancora tanti, invece, i morti: 373, 121 dei quali nella sola Lombardia. Ma anche questo dato inizia pian piano a scendere.

Brusaferro, illustrand­o i dati, accenna a una nota di ottimismo. «Dopo 12 settimane di crescita continua dell’epidemia, la curva sta rallentand­o». Ma avverte: «Le stime risentono di possibili variazioni legate alle difficoltà delle Regioni di caricare i loro dati su base settimanal­e».

Le mosse del governo

Nella giornata di ieri il governo ha disposto due stanziamen­ti indirizzat­i alla lotta contro il Covid. Quello, annunciato dal Corriere, di 150 milioni di euro per indennizza­re chi riporti danni gravi dal vaccino, provvedime­nto fortemente sostenuto dalla Lega. E un altro di 400 milioni diretti alle Regioni per sostenerne gli sforzi straordina­ri in materia di assistenza e di vaccinazio­ne.

Vaccino e Omicron

Nell’ultima settimana sono state 4,2 milioni le dosi complessiv­e somministr­ate, oltre 600 mila in media al giorno, comunica il commissari­o per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo. Tanti (3,4 milioni) i richiami. Ma il numero comprende anche 117 mila prime dosi a ultracinqu­antenni. Un quarto dei 5-11 enni, poi, ha già iniziato il ciclo. Il vaccino resta una protezione fondamenta­le dalla malattia grave. I dati raccolti dai Centers for disease control degli Stati Uniti indicano che le dosi booster di Pfizer e Moderna sono efficaci al 90% contro i ricoveri dovuti alla variante Omicron, capace di aggirare la risposta immunitari­a dell’organismo. Omicron che, segnala l’ospedale Spallanzan­i di Roma, è passata dal 35% dei casi monitorati a fine dicembre all’80% dell’ultima settimana.

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