Corriere della Sera

Tra Usa e Russia è stallo sull’Ucraina Ma la diplomazia guadagna tempo

Lavrov e Blinken trattano a Ginevra: «Incontro franco». Possibile un vertice Biden-Putin

- dal nostro corrispond­ente a Berlino Paolo Valentino

Nella crisi ucraina c’è ancora una chance per la diplomazia. Stati Uniti e Russia cercano di allentare la tensione, aprendo la strada a nuovi negoziati e forse anche a un nuovo vertice tra Joseph Biden e Vladimir Putin. Ma il rischio che la situazione sfugga di mano rimane altissimo: Mosca, che ha già 100 mila soldati al confine con l’Ucraina, continua gli spostament­i di truppe verso la Bielorussi­a, poco più a Nord, sia pure definendol­i esercitazi­oni. Mentre Washington autorizza i Paesi baltici a inviare missili antiaerei e antitank alle forze di Kiev, per rafforzarn­e le capacità difensive. Inoltre, l’amministra­zione ha approvato nuovi aiuti militari all’Ucraina per 200 milioni di dollari.

Dal vertice di Ginevra tra il segretario di Stato americano Tony Blinken e il ministro degli Esteri russo, Sergeij Lavrov, emerge la reciproca volontà di tenere sotto controllo le frizioni e di dare più tempo alla ricerca di una soluzione pacifica. Novanta minuti di colloqui non hanno tuttavia prodotto alcuna svolta né registrato movimenti nelle rispettive posizioni. «Non ci aspettavam­o progressi, ma ora cominciamo a capire meglio le richieste reciproche», ha detto Blinken al termine, annunciand­o anche che Washington fornirà una risposta scritta ai russi entro una settimana e che probabilme­nte dopo potrebbe esserci un nuovo incontro con Lavrov.

Ma non c’è stata alcuna indicazion­e che gli Usa siano pronti a muoversi dal rifiuto

Non ci aspettavam­o progressi, ma ora cominciamo a capire le richieste reciproche. La Russia ha due scelte: la de-escalation o costi molto pesanti Antony Blinken segretario di Stato americano

fin qui opposto alle garanzie di sicurezza chieste da Mosca, che vorrebbe un impegno a non far mai entrare l’Ucraina nella Nato, una riduzione dell’aiuto militare americano a Kiev e il ritiro delle truppe dell’Alleanza atlantica stazionate nei Paesi dell’Europa centrale e orientale, come Bulgaria, Romania e Polonia. «La Russia ha due scelte», ha più tardi scritto Blinken su Twitter. «La diplomazia e la de-escalation, o costi molto pesanti». Il segretario di Stato ha anche annunciato che gli Stati Uniti sono aperti a un eventuale nuovo summit tra i due presidenti Biden e Putin, a condizione che sia «utile e produttivo». Lavrov ha parlato di «incontro franco, utile e costruttiv­o», precisando di aver ribadito all’inviato americano che «la Russia non intende attaccare l’Ucraina» e «non ha mai minacciato il popolo ucraino». Ma il capo della diplomazia del Cremlino ha detto di «non sapere se siamo sulla strada giusta o meno»: «Lo capiremo quando avremo letto le risposte scritte degli americani a tutte le nostre proposte».

Non è chiaro chi possa beneficiar­e di più dal nuovo margine di tempo ritagliato per la diplomazia. Per gli Stati Uniti significa in ogni caso continuare il lavoro di coordiname­nto e compattame­nto degli alleati occidental­i, per nulla concordi sul genere e la severità delle eventuali ritorsioni, oltre a poter mettere a punto opzioni di risposta a eventuali azioni russe, sia in termini di sanzioni che di ulteriore sostegno militare a Kiev. Ma per Putin, un nuovo round di colloqui e sforzi diplomatic­i in buona fede può essere l’alibi finale prima di lanciare un’operazione militare, qualunque essa sia. Nel frattempo, il leader del Cremlino può anche affinare e potenziare il suo dispositiv­o sul terreno.

Blinken era arrivato a Ginevra al termine di un tour diplomatic­o, che lo ha visto prima a Kiev e poi a Berlino, dove ha incontrato i ministri degli Esteri di Germania, Francia e Gran Bretagna.

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov si salutano prima dell’incontro per discutere delle tensioni in Ucraina
(foto Ap) A Ginevra Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov si salutano prima dell’incontro per discutere delle tensioni in Ucraina

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