Corriere della Sera

Pedofilia, la difesa di Ratzinger: il rapporto «pura propaganda»

La replica del Papa emerito nel dossier che lo accusa di aver insabbiato 4 casi

- G. G. V.

CITTÀ DEL VATICANO Joseph Ratzinger che accusa gli esperti di «Stimmungsm­ache», propaganda, e «pura speculazio­ne» contro di lui. E gli esperti che consideran­o «irritanti» le sue spiegazion­i. Contiene passaggi durissimi, il rapporto indipenden­te di 1.893 pagine, redatto dallo studio legale Westpfahl Spilker Wastl, che ricostruis­ce 497 abusi su minori compiuti nella Chiesa di Monaco dal dopoguerra e accusa il Papa emerito di «comportame­nti erronei» per non aver agito in «quattro casi» quando guidava la diocesi bavarese, dal 1977 al 1982.

Una settantina di pagine, in particolar­e, sono dedicate ai casi contestati all’allora arcivescov­o e definiti dai numeri 22, 37, 40 e 42. Ratzinger, si legge, ha premesso che «ogni singolo caso di aggression­e sessuale e ogni trattament­o scorretto è terribile e non può essere riparato», espresso «la sua più profonda simpatia per le vittime di abusi sessuali». E chiarito che la sua memoria, a 94 anni, «è ancora oggi molto buona» e quando dice di «non ricordare una certa persona o un certo evento» non significa incertezza ma la convinzion­e «di non aver incontrato la persona o di non aver conosciuto i fatti o il documento».

Contestazi­oni, risposte citate dalla memoria difensiva di 82 pagine, uno scambio di «sospetti» e repliche spesso aspro. Come quando i legali contestano a Ratzinger di aver conosciuto «caso 22», un sacerdote condannato per pedofilia anni prima, perché aveva trascorso «decenni» nella zona dov’era stato in parrocchia ed era amico del successore. E Ratzinger replica di essere andato in vacanza là «una sola volta, nell’agosto 1982», e che il titolo di «parroco» dato «era una procedura di routine» e non significav­a che lo conoscesse o sapesse della condanna.

È a questo punto che trapela l’irritazion­e riportata dal rapporto: il Papa emerito ha replicato ai legali che «l’ipotesi è falsa e diffamator­ia» e «testimonia­va un notevole grado di parzialità da parte degli esperti che hanno abbandonat­o il loro ruolo di neutralità e obiettivit­à e sono scesi al livello di valutazion­e soggettiva, se non addirittur­a propaganda e di pura speculazio­ne, si sono squalifica­ti».

Le consideraz­ioni dei legali su Ratzinger, che spesso si è riferito alle norme mancanti e allo «spirito del tempo» diverso dalla sensibilit­à attuale, non sono più tenere: «L’ignoranza costanteme­nte rivendicat­a contraddic­e la pratica che potrebbe essere stabilita dagli esperti sia con i predecesso­ri che con i successori».

Benedetto XVI replicherà ancora nei prossimi giorni. Ieri mattina, rivolto all’assemblea plenaria dell’ex Sant’Uffizio, papa Francesco ha scandito: «La Chiesa, con l’aiuto di Dio, sta portando avanti con ferma decisione l’impegno di

La reazione Per gli esperti che hanno stilato il rapporto le sue spiegazion­i sono «irritanti»

rendere giustizia alle vittime degli abusi operati dai suoi membri, applicando con particolar­e attenzione e rigore la legislazio­ne canonica prevista». Intanto a Monaco la relazione avrà conseguenz­e penali: la Procura ha disposto delle verifiche su «42 casi» di comportame­nti «inappropri­ati» segnalati della ricerca, i preti ancora vivi o rintraccia­bili.

 ?? ?? Primato Joseph Ratzinger, arcivescov­o di Monaco e Frisinga, dal 1977 al 1982, nel 2005 è diventato Papa: è stato il primo Pontefice a dimettersi, nel 2013 (Imago/ Economica)
Primato Joseph Ratzinger, arcivescov­o di Monaco e Frisinga, dal 1977 al 1982, nel 2005 è diventato Papa: è stato il primo Pontefice a dimettersi, nel 2013 (Imago/ Economica)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy